Entrambi croati, entrambi veterani nerazzurri, entrambi in scadenza di contratto il prossimo 30 giugno 2022, entrambi mai così centrali nei meccanismi di gioco dell’Inter. Tuttavia, Marcelo Brozovic e Ivan Perisic si trovano in due situazioni differenti a proposito del prolungamento di contratto che i dirigenti di Viale della Liberazione vorrebbero finalizzare per entrambi. Uno potrebbe continuare il suo matrimonio con la Beneamata, l’altro separarsi dopo anni di onorata militanza.
Fiducia per Brozovic
La Gazzetta dello Sport fa il punto su entrambi, a partire dal centrocampista. “Un ulteriore passo verso Brozo è stato fatto in queste ore: se sarà decisivo, lo si capirà in un nuovo incontro di aggiornamento, probabilmente l’ultimo, già fissato per la prossima settimana. Se ne parlerà con il papà di Brozo a ridosso della Supercoppa italiana, stavolta però con l’intento di tirare giù il sipario alla telenovela una volta per tutte. In quell’occasione il club formalizzerà l’ultima proposta, poi non ce ne saranno altre. Verrà modulata la parte variabile per venire ancora più incontro al giocatore e, a quel punto una minima, inevitabile rinuncia toccherà al croato. Se Brozo era arrivato a chiederne 7 fissi, ora i nerazzurri crescono e si spingono a 6,5 milioni con bonus ancora più facili da raggiungere. Se, come tutti sperano, Brozo accetterà, potrà firmare subito in pompa magna, magari sfruttando la presenza del presidente Steven Zhang dato in arrivo a Milano. Insomma, il clima generale resta di ottimismo nonostante le normali dinamiche di una negoziazione di questo tipo”.
Brozovic, inoltre, ha 29 anni e sta apprezzando l’extra-budget che l’Inter metterà a disposizione per blindarlo. Se Lautaro e Barella rappresentano asset anche per il futuro, il croato è invece nel pieno della maturità e l’investimento nerazzurro sarebbe esclusivamente tecnico. Tutti, da Inzaghi passando per Marotta e Ausilio, hanno contezza dell’importanza che il numero 77 riveste nelle trame di gioco dei Campioni d’Italia.
Pessimismo per Perisic. E l’Inter si cautela
Crescono invece le sensazioni negative per l’esterno. “Non si registrano movimenti su Perisic, la cui ombra si allontana pericolosamente da Milano: ballano due milioni e un anno di contratto, permane la distanza tra le parti rimane e, a questo punto, è considerato inutile anche solo aggiornarsi in un nuovo faccia a faccia“. Nonostante Inzaghi abbia chiesto espressamente anche il rinnovo dell’altro croato, Marotta e Ausilio non stanno riscontrando in Perisic la stessa disponibilità nella negoziazione che si è verificata con i vari Lautaro, Dimarco e lo stesso Brozovic.
“In questo caso il sentimento prevalente è il pessimismo e non è previsto alcun incontro in tempi brevi. Ivan il terribile oggi guadagna 5 milioni netti e chiede un rinnovo triennale a cifre più alte, intorno ai 6, mentre l’Inter, almeno adesso, può arrivare a offrire un biennale da 4, provando a risparmiare qualcosa sullo stipendio attuale. La distanza non si è colmata anche perché è necessaria una rinuncia da parte di Ivan ben più corposa rispetto a quella che sta per fare il connazionale Brozo. Le parti non si troveranno davanti a un tavolo prima di febbraio e fino a quel momento ognuno giocherà la sua partita. Perisic aspetta con pazienza e furbizia di ricevere offerte dalla sua rimpianta Bundesliga, valide sia dal punto di vista economico sia tecnico”.
Parallelamente, l’Inter – convinta che Perisic abbasserà le pretese con il trascorrere dei mesi – comincerà a cautelarsi accelerando la caccia ad un eventuale successore. I nomi caldi sono quelli di Digne dell’Everton (ma i Toffees per il momento non aprono al prestito, unica formula possibile in Viale della Liberazione), Bensebaini del Borussia Monchengladbach (piace da tempo in casa nerazzurra) e Kostic dell’Eintracht Francoforte (contratto in scadenza nel 2023, quasi impossibile a gennaio, più fattibile in estate).
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