Fitch ha da poco declassato il bond dell’Inter da 400 mln da BB- a B+, inserendolo nella categoria di “altamente speculativo”, con un tasso di interesse che dovrà essere per forza di cose rivisto al rialzo quando verrà rifinanziato (probabilmente entro il primo quadrimestre del 2022). Ad ora, il tasso si aggira intorno al 4,87 %, ma con il downgrade, come detto, potrebbe alzarsi.
Nella nota di Fitch si legge:
Il downgrade riflette il deterioramento del profilo finanziario del gruppo consolidato a seguito di una riduzione dei ricavi e degli alti stipendi dei giocatori. L’analisi di Fitch si basa sul consolidato gruppo dell’Inter, costituito prevalentemente da F.C. Internazionale Milano S.p.A. (TeamCo) e Inter Media and Communication S.p.A. (Inter Media). A nostro avviso, la redditività a lungo termine di Inter Media è legata alle prestazioni dell’Inter per garantire una posizione finanziaria sostenibile.
La pandemia di coronavirus e le conseguenti restrizioni hanno avuto un impatto significativo su TeamCo, portando a una riduzione delle entrate a causa della mancata o parziale partecipazione dei fan alle partite dal febbraio 2020. Ciò ha coinciso con un periodo di alti salari dei giocatori all’arrivo della pandemia e significativamente minori entrate commerciali previste nei prossimi anni, principalmente a causa della ridotta sponsorizzazione internazionale. Nel complesso questo ha ridotto la diversità delle entrate dell’Inter e ha creato una maggiore dipendenza dalle prestazioni in campo.
C’è stato anche un ritardo nell’incasso dei crediti verso gli sponsor asiatici e una mancanza di flessibilità per le spese operative, con un aumento del rapporto salari/ricavi superiore al 70% . Prevediamo che questo si normalizzerà nel medio termine al di sotto del 60%, un benchmark che riteniamo ragionevole per i migliori club di calcio europei. Le recenti pressioni sulla liquidità sono ora in qualche modo diminuite, data la ricezione di prestiti degli azionisti, l’impegno di una linea di credito per gli azionisti e i proventi positivi dalla negoziazione dei giocatori, sebbene il basso EBITDA consolidato e la generazione di flussi di cassa negativi aumentino la dipendenza dal supporto continuo degli azionisti e la capacità di ridurre gli stipendi dei giocatori. L’outlook stabile riflette la nostra aspettativa che il bond sarà rifinanziato nel 1Q22.
Fitch ritiene che il rischio di rifinanziamento sia ampiamente legato alla performance consolidata del gruppo, una caratteristica che è stata evidenziata dalla sospensione della Serie A a causa della pandemia. Pertanto, viene dato un beneficio limitato alle protezioni strutturali su base consolidata, sebbene applichiamo un innalzamento del rating ai bondi di Inter Media attraverso l’applicazione dei nostri criteri di collegamento della società madre e sussidiaria (PSL). La previsione finanziaria di Fitch evidenzia il deterioramento del profilo finanziario, con un EBITDA negativo atteso nel FY22.
Che cosa comporta a livello pratico? Il tasso di interesse del bond, sommato a quello di Oaktree (9%), rende tutto davvero macchinoso. L’Inter, per rientrare dai prestiti e dagli interessi, deve per forza di cose tagliare i costi. La soluzione migliore è il player trading, l’estrema è la cessione delle quote.