La forte recrudescenza della pandemia agita antichi e inquietanti spettri: fermare il campionato di Serie A. È la proposta che, nella telefonata di oggi, il premier Mario Draghi ha avanzato nei confronti del presidente federale Gabriele Gravina.
La Gazzetta dello Sport aggiorna sulla situazione. “Un colloquio senza nessuna tensione, e senza nessun out out. Ma con Draghi “preoccupato” che si è rivolto a Gravina per chiedergli lo stato dell’arte nel mondo del calcio in questo momento davvero complicato. Il presidente federale ha spiegato la fermata generalizzata di tutti i campionati, dalla B in giù (anche la C ha rinviato la giornata del 16 gennaio), compresi quelli dilettantistici e giovanili (che si prevede di riprendere il 30 gennaio). Ma ha anche fatto presente le difficoltà di calendario per la Serie A. E il rischio di un’interruzione del percorso sul piano della tenuta del sistema. Stesse parole usate anche nell’assemblea di Lega. Per ora, l’orientamento dei club è quello di non fermarsi e di andare avanti, con la consapevolezza però che altri scenari potrebbero prodursi visti i dati dell’avanzamento della pandemia”.
Scenari che si traducono in un possibile ritorno alle porte chiuse entro due o tre settimane, se la situazione epidemiologica non dovesse andare incontro a miglioramenti. La capienza degli stadi, dal 75%, è stata già ridotta al 50% dopo le feste natalizie.
Emesso, inoltre, un comunicato sulla vicenda da parte di Via Rosellini: “La Lega Serie A, al termine dell’Assemblea odierna, ribadisce con fermezza la fiducia di poter proseguire lo svolgimento delle proprie competizioni (Serie A TIM, Coppa Italia Frecciarossa, Supercoppa Frecciarossa) come da programma, grazie all’applicazione del regolamento organizzativo approvato ieri dal Consiglio di Lega. Come da nota diffusa ieri, la Lega Serie A auspica inoltre che nella riunione governativa di mercoledì prossimo si possano individuare in modo chiaro degli strumenti di coordinamento delle ASL territoriali per assicurare una gestione uniforme delle situazioni da covid-19 nelle squadre”.