In compagnia di Simone Inzaghi alla conferenza stampa di vigilia di Inter-Juventus di Supercoppa Italiana, era presente Samir Handanovic. Queste le sue parole ai giornalisti presenti. “Con la Juve è sempre una partita sentita. E’ un derby d’Itala che dà un titolo. Entrambe vogliamo vincere. Questa partita ci può dare tanto, ce la giocheremo col nostro spirito e atteggiamento degli ultimi mesi. Domani mi aspetto una Juve tosta. Con i bianconeri sono sempre state partite particolari. Ci aspettiamo una partita difficile. Come ha detto il mister, non ci sono favoriti. I titoli sono importanti, non solo per me ma anche per i miei compagni, è per questo che giochiamo”.
“L’arrivo di Onana? Non mi dà fastidio, è il benvenuto. Basta avere fiducia in sé stessi, io lavoro pensando sempre al presente, non a cosa potrebbe succedere tra sei mesi”.
“Il gol contro la Lazio? Quando l’Inter non prende gol dite che è merito dei difensori, quando prende gol dite che è colpa del portiere. C’è poco da spiegare. Stefan ha valutato male il pallone, poi ci sono stati gli errori di Skriniar e il mio che hanno portato conseguenze. Tutti fanno errori, altrimenti i gol non ci sarebbero. Lavoriamo per farne il meno possibile”.
“Il piacere di giocare è per tutti ma senza vincere non c’è piacere. In questi due anni abbiamo ritrovato tante cose, l’atmosfera, una mentalità diversa. I giocatori vogliono giocare per vincere trofei. Ora giochiamo in modo diverso, con meno schemi e concetti, ma ci divertiamo solo quando si vince. Dobbiamo stare sempre in allerta perché nel calcio cambia tutto in una settimana. Il fatto di essere i favoriti deve essere uno stimolo, ma il campionato è ancora lungo, poi ci sono le problematiche legate al covid che possono cambiare tutto, dobbiamo stare attenti. Siamo consapevoli della nostra forza, è importante la percezione che ora ha l’avversario dell’Inter. Negli anni si era persa, da anni ci guardano da Inter ed è una cosa che sentiamo”.
Il gol dell’1-1 nel primo tempo della Lazio segna la fine del clean sheet di Samir Handanovic. L’imbattibilità del portiere e capitano dell’Inter durava da 587 minuti. Ad interromperla è stato il gol di Ciro Immobile al 35′, complice anche una grossa distrazione di tutto il reparto difensivo.