Inzaghi: “Juventus squadra in salute e abituata alle finali. Daremo il 120%”

E’ quasi tutto pronto. Mancano poco più di 24 ore alla finalissima di Supercoppa Italiana tra Inter e Juventus. Il mister dei nerazzurri Simone Inzaghi, in compagnia di Samir Handanovic, ha parlato in conferenza stampa ripondendo alle domande dei giornalisti.

Quanto è importante avere Zhang al tuo fianco prima di una partita così importante?
“Sono contento della presenza del presidente. L’ho sempre sentito vicino anche quando non era presente, ci sentivamo telefonicamente. Speriamo di fare una grande gara per lui e per i nostri tifosi”.

Juventus imbattuta da 8 partite. Cosa significa affrontare una avversario del genere?
“Favoriti nelle finali non ci sono. Incontriamo una squadra in salute. Domenica ha ribaltato una partita consecutiva all’Olimpico, hanno fatto qualcosa di straordinario La Juventus la conosciamo, è abituata a giocare le finali, però noi siamo in un ottimo momento, giocheremo con le nostre armi. Saranno importantissimi gli episodi e le motivazioni”.

Come si batte la Juventus, cosa che hai già fatto con la Lazio?
“L’ho detto prima, le finali sono tutte partite particolari che possono essere decise dal piccolo episodio. Ci saranno momenti dove la Juve ci metterà in difficoltà e dovremo essere bravi ad uscire”.

Hai paura che essere la favorita in campionato vi possa pesare?
“Penso che timore non ne abbiamo, essere favoriti deve essere uno stimolo. Ad agosto la netta favorita per lo Scudetto dicevate che era la Juventus. Ora davanti siamo noi, però penso che la corsa sarà aperta fino al termine. Noi dobbiamo andare per la nostra strada”.

Diverse assenze alla Juve, l’Inter invece ritrova Calhanoglu.
“La Juve è una squadra con una rosa importante, Allegri saprà sostituire nel migliore dei modi gli assenti, poi recupera due importanti pedine come Bonucci e Chiellini. Faccio un in bocca al lupo a Chiesa, sono amico del padre, Federico è un patrimonio del calcio italiano”.

Come si sono evolute Inter e Juventus dopo l’ultimo loro incrocio?
“La partita di campionato sembrava di averla già vinta, poi c’è stato quell’episodio del rigore. Da quella partita entrambe le squadre sono cresciute. In questi giorni ho rivisto quella partita, non fu bella, giocata sotto le loro possibilità da entrambe le squadre”.

E’ più facile gestire lo spogliatoio con un capitano e leader come Handanovic?
“Ho avuto fin dal primo giorno una grandissima disponibilitòà da questo gruppo. Con Samir e Kolarov ci avevo giocato insieme e mi sono stati di grande aiuto. Kolarov avrebbe meritato di giocarte di più ma gli infortuni non lo hanno permesso. Al mio arrivo ho trovato una grandissima accoglienza dalla società e dai tifosi”.

La vittoria sfumata in campionato contro la Juve, può darvi motivazioni per domani?
“Al di là del campionato, le motivazioni le daranno l’atmosfera ed il fatto che è una finale, dove non c’è rivincita e chi vince alza il trofeo”.

Le condizioni di Dzeko e Correa.
“Oggi abbiamo un allenamento ed ho visto tutti in buone condizioni, inclusi Dzeko e Correa. In attacco cercherò di scegliere l’attacco più funzionale alla partita che andremo a giocare. Sono felice di avere tutti gli attaccanti a disposizione”.

Puoi diventare l’unico allenatore della storia a battere la Juventus per tre volte in una finale.
“Con la Lazio abbiamo fatto due vittorie importanti, una volta contro Allegri e l’altra contro Sarri. Poi anche io ho perso una volta con i bianconeri, in una finale di Coppa Italia. Sarà una partita bellissima, in uno stadio bellissimo come San Siro. Daremo il 120%”.

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