“L’Inter è la favorita per lo Scudetto” e altre nefandezze che hanno fatto infuriare Inzaghi. Sì, perché l’Inter prima in classifica a gennaio, con un partita da recuperare, era impensabile ad agosto, figuriamoci dopo aver inanellato qualificazione agli ottavi di Champions League e il titolo di Campioni d’inverno. Un titolo che non vale nulla, come non valeva per gli altri (almeno così dicono quelli dell’altra sponda di Milano).
La gloria distrugge chi non ce l’ha. E’ il caso di tutte quelle squadre allenate dai vari Allegri, Pioli, Gasperini… che dopo mesi a rimbalzarsi battute, sorrisoni e frasi fatte, hanno deciso di uscire allo scoperto, posizionando l’Inter come la squadra temibile da battere. La stessa che a giugno ha visto l’addio di Conte e di Hakimi e a luglio di Lukaku; la stessa che ha rimpiazzato i suddetti con Inzaghi, Dumfries e Dzeko. Chi avrebbe scommesso un solo scellino su di noi?
Quasi nessuno, né avversari né molti interisti. Eppure, ora, tutti a elogiare il gioco di Inzaghi, pronti – come iene sulle carogne – ad azzannare la preda sanguinante al primo e grosso errore. Per questo la furia di Inzaghi nel post partita contro la Lazio e oggi in conferenza stampa. Per questo domani, intanto, è necessario vincere e consegnare alla bacheca nerazzurra un illustre trofeo, proprio contro di loro, giusto per ribadire che adesso non si sono sbagliati.