Intervistato da La Gazzetta dello Sport, Lele Adani ha parlato del big match in programma stasera fra Atalanta e Inter, trovando subito un punto in comune fra le due squadre: “Al di là degli interpreti, sono due squadre con una precisa identità: cambia poco che da una parte giochi Malinovskyi o Ilicic o Pessina e dall’altra Darmian o Dumfries. Pur con sfumature diverse, Atalanta e Inter giocano un calcio totale, nel senso che tutti e 22 in campo partecipano alla manovra in modo attivo”. Anche i portieri, dunque: “Handanovic non lo considero solo un portiere, ma un difensore aggiunto in fase d’impostazione. È stato bravissimo a rivoluzionare il proprio modo di giocare già con Spalletti, migliorando moltissimo con i piedi. In più, è il leader dello spogliatoio”.
Adani si concentra sulle strategie tattiche che, secondo lui, verranno adoperate questa sera dai due tecnici, Gian Piero Gasperini e Simone Inzaghi: “La costruzione dal basso interista è la migliore della Serie A. E sarà una delle chiavi della partita di stasera, perché davanti c’è l’Atalanta, una delle squadre che pressa di più, a ritmo alto e corre sempre in avanti. Nel primo possesso, l’Inter abbassa spesso due centrocampisti, Calhanoglu e Brozovic, con Skriniar e Bastoni che al contempo si allargano, quasi fossero dei terzini e non dei centrali. L’Atalanta è abituata a giocare uomo contro uomo, quindi De Roon e Freuler seguiranno i mediani avversari, avanzando di molto, ma se al contempo i due esterni d’attacco non coprono il giro palla, restando troppo alti, l’Inter si troverebbe in vantaggio numerico sulle fasce, aprendosi il campo davanti”
L’ex difensore prosegue: “L’Atalanta gioca quasi sempre sopra ritmo e se lo fa mette in difficoltà qualunque avversario. In più, la squadra di Inzaghi potrebbe patire la stanchezza per i 120’ della Supercoppa, sebbene l’entusiasmo per una vittoria ottenuta all’ultima azione può compensare la fatica. Se la pressione dei padroni di casa funziona con i tempi giusti, l’Inter dovrà essere molto brava nella lettura della gara, dosando pause e accelerazioni. In questo, saranno importanti Brozovic e Calhanoglu”.
Come l’Atalanta può battere l’Inter? “Creando uno contro uno per Muriel, soprattutto negli ultimi 16 metri con De Vrij. In questo deve essere bravo Pasalic, portando fuori posizione Skriniar. Il croato è stato il miglior giocatore della Dea nel girone di andata e ha questa capacità innata di nascondersi e riapparire: all’Inter servirà un aiuto da un centrocampista per non soffrire i suoi continui cambi di posizione”.
Viceversa, come l’Inter può battere i bergamaschi? “Se gioca Sanchez, come pare, puntando sull’estro del cileno, al costo di vederlo sbagliare qualche palla di troppo. Alexis non sarà un titolare, ma è il giocatore dell’Inter con più colpi, al netto dell’importanza di Lautaro e Dzeko. Se poi quest’ultimo vince il duello con Demiral, Sanchez potrebbe avere lo spazio per inventare…”.
Le sostituzioni potrebbero rivelarsi fondamentali: sarà decisivo il modo in cui Gasperini e Inzaghi attingeranno alle rispettive panchine. “L’Inter ha una rosa profonda. Correa è una riserva di lusso, chiunque stia fuori tra Lautaro e Sanchez può entrare e incidere. Poi Vidal, che in 20’ può ancora dare tanto e non dimentico Dimarco o Dumfries, dovesse giocare Darmian. L’Atalanta ha qualcosa meno, ma Pessina può essere importante, Koopmeiners è un giocatore che abbina sostanza e qualità e può essere importante per gestire pressing e possesso nelle fasi finali del match”.