Cambio di programma per quanto riguarda il derby. A comunicarlo è stata direttamente la Curva Nord, dopo aver minacciato uno sciopero del tifo.
“Al derby ci saremo – si legge in un post su Facebook -. Ci saremo perché ce l’hanno chiesto gli interisti. Ci saremo perché ce l’ha chiesto la squadra ed in primis Zanetti. Al derby, quelli che saremo, tiferemo. Tiferemo perché è la partita più importante. Ovviamente, non potendo esserci tutti per via della (più che discutibile) gestione biglietti, non potremo fare coreografia. Ma ci faremo sentire, troveremo la forza. Sia per chi va in campo, sia per chi non potrà essere con noi. Ma sia ben chiaro a tutti: non ci dimenticheremo dei vermi che ci hanno messo in questa situazione.Compattiamoci ora popolo neroazzurro.In alto i Cuori Curva Nord!”.
Tre giorni fa gli stessi ultras nerazzurri si erano così fatti sentire: “Siamo delusi e spiazzati da come è stata gestita la vendita dei biglietti per la Curva Nord relativamente al prossimo derby.Con la capienza al 50% e la logica dell’1+1 per gli abbonati 19/20, i tagliandi si sono volatilizzati senza che la maggior parte di noi riuscisse a prendere il proprio titolo d’accesso.Cara Inter: così non si può far e.Ci rivolgiamo nello specifico al Dottor Marotta, che più volte ha dimostrato di essere uomo con a cuore i propri tifosi più fedeli. Non è il nostro un discorso di privilegi che non ci interessa avere, è un semplice concetto di meritocrazia e buon senso. Se queste sono le prospettive per la partita più importante per il tifo interista, con tanti dei nostri ragazzi esclusi, allora, nostro malgrado, la Curva Nord non porterà tamburi e megafoni, non metterà striscioni e bandiere e non tiferà per l’intera partita.Ed ovviamente non ci sarà alcuna coreografia”.