Felipe Caicedo ci sperava tanto. Vestire la gloriosa maglia nerazzurra di una dei più grandi e blasonati club al mondo come l’Inter, è un obiettivo ed un sogno che pochi calciatori possono permettersi, anche se all’età di 33 anni e dopo aver collezionato esperienza in molti squadre europee come Basilea, Manchester City, Sporting Lisbona, Malaga, Levante, Lokomotiv Mosca, Lazio ed ultimamente Genoa.
Il primo approccio di Felipe con il grande calcio avviene a 17 anni con la maglia svizzera del Basilea. Le prestazioni del calciatore in terra Svizzera sono positive tanto che prima di passare al Manchester City e successivamente al Lokomotiv Mosca, che gli consentono il grande lancio a livello europeo, realizza 16 reti in un anno e mezzo. Dopo aver militato nelle file dell’Espanyol, il calciatore ecuadoriano sbarca nel 2017 in Italia, sponda Lazio. Ad attenderlo lì, c’è proprio Simone Inzaghi, l’attuale tecnico dell’Inter che ha voluto o meglio caldeggiato l’acquisto dell’attaccante in questo mercato di gennaio.
Le sue prestazioni con la maglia biancoceleste sono positive. Nel 2017, Caicedo conquista la Supercoppa italiana contro la Juventus. Il suo esordio in campionato però avviene più tardi contro la Spal. Il suo rendimento migliora nel tempo e l’anno dopo mette a segno il primo gol nel derby della Capitale, vinto dalla Lazio per 3 a 0. Determinante poi l’assist gol quando offre a Correa il pallone della rete numero due nella finale di Coppa Italia vinta contro l’Atalanta. Spesso a Caicedo è toccato poi realizzare gol nei minuti finale delle partite. Sei sono le reti realizzate nei minuti di recupero in 4 anni di serie da Felipe che spingono così la stampa ad inventare l’espresssione “zona Caicedo.”
Il suo trasferimento al Genoa lo scorso anno non inizia bene. L’attaccante ecuadoriano, causa infortunio, è infatti costretto a saltare le prime partite in campionato. In sei mesi in maglia rossoblu riesce a mettere insieme soltanto 9 presenze in campionato, disputando solo una partita da titolare. Segna appena un gol in 279 minuti complessivi giocati. Il tutto, subentrando quasi sempre dalla panchina. Un bottino magrissimo che certamente ha costretto la squadra ligure, che urgentemente ha la necessità di salvarsi, alla separazione consensuale. Il giocatore in merito, al trasferimento in nerazzurro è felice, tanto che, se sarà il caso, sembra pronto a decurtarsi addirittura lo stipendio per un’Inter nella quale ritroverà oltre il suo ex allenatore Inzaghi, il secondo Massimo Farris che ha seguito lungamente di persona Felipe alla Lazio. Tutto questo condito da buoni propositi soprattutto in una squadra come l’Inter destinata, lo si spera, a vincere ancora.
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