Il 7 novembre scorso, alle ore 20:45, molte perplessità aleggiavano su Hakan Calhanoglu, rinforzo estivo dell’Inter arrivato per sostituire Christian Eriksen. Dopo una prima giornata scintillante condita da un gol contro il Genoa, si susseguirono diverse prove negative che fecero storcere il naso a molti tifosi nerazzurri, alimentando lo scetticismo divenuto a tratti palpabile verso il turco.
Il 7 novembre scorso, alle ore 22:45, la poca fiducia nei suoi confronti cominciò ad incrementarsi e si instillò il dubbio che, forse, Hakan non difettava poi tanto di personalità, come in molti avevano asserito. Già, perché quasi tre mesi fa Calhanoglu disputò contro il Milan una prova completa sotto tutti i punti di vista, vincendo costantemente i duelli a centrocampo e mettendo alle corde gli ex compagni rossoneri. Si procurò un rigore grazie alla sua verve nel pressing su Kessie, lo segnò sotto la Curva Sud che fin dal riscaldamento gli aveva riservato cori e nomignoli non proprio affettuosi. L’Inter il derby non lo vinse, ma fu quella partita ad imprimere la svolta nell’avventura in nerazzurro di Calhanoglu. Il Corriere dello Sport snocciola, a questo proposito, i numeri successivi al 7 novembre del centrocampista nerazzurro.
“Da lì è stato un crescendo, nel senso che la squadra nerazzurra ha cominciato a vincere – 8 successi consecutivi, 9 nelle ultime 10 giornate di campionato – ha messo la freccia e superato il Milan e il Napoli, proprio con Calhanoglu nelle vesti di trascinatore, a furia di gol, 6 finora, e assist, 8 compresi i suoi micidiali calci d’angolo”. Sabato prossimo Hakan sarà ovviamente titolare, ma questa volta è facilmente ipotizzabile che Pioli gli riserverà un’attenzione tattica maggiore, memore di quanto accaduto all’andata. Calha dovrà essere bravo, a partita in corso, nel comprenderne i momenti e trovare le contromosse. Solo così riuscirà a ripetere, o migliorare, la prestazione dell’andata. Le possibilità di vittoria nerazzurra passano anche da lui, che cerca il successo contro il Milan per chiudere il cerchio, mettere a tacere ancora l’acredine dei tifosi rossoneri nei suoi confronti e realizzare il colpo perfetto: estrometterli dalla corsa scudetto e continuare a correre verso il suo primo titolo italiano.