Spesso, troppo spesso, il campionato italiano viene bistrattato in nome della famosa, verdissima, erba del vicino. Eppure, la nostra Serie A non è poi così noiosa, deprimente, avvilente: si tratta, per esempio, dell’unico torneo ancora – davvero – combattuto fra i top 5 campionati europei. Non succede in Premier, dove il Manchester City è lanciato verso il terzo titolo in quattro anni; non succede in Liga, dove il Real Madrid comanda incontrastato; non succede in Germania, dove il Bayern prosegue la sua marcia col pilota automatico; non succede in Francia dove, dopo l’estemporaneo successo del Lille nella passata stagione, il Psg delle stelle vanta ben 11 punti di vantaggio sul Nizza secondo.
L’Italia è inoltre foriera di un altro primato: riguarda la sua città più avanguardistica ed europea: Milano. Tutte e due le squadre del capoluogo lombardo, infatti, concorrono ancora per lo Scudetto. Inter e Milan, distanziate in classifica da 4 punti (nerazzurri con una partita da recuperare), sabato daranno infatti vita a un fantastico derby scudetto, proprio come accaduto un anno fa. Certo, ci auguriamo che gli uomini di Inzaghi contribuiscano – già contro i rossoneri – a far decadere i succitati primati milanesi e italiani (e che l’epilogo sia lo stesso del 21 febbraio 2020). Vincere, infatti, significherebbe creare un consistente margine di sicurezza nei confronti del Milan. Fatto sta che, ad oggi, senza dimenticare l’inserimento del Napoli (a pari punti con il gruppo di Pioli), Milano batte altre capitali del calcio quali Manchester, Londra e Madrid.
Primati
Le differenze con gli altri Paesi e le altre rivali cittadine sono raccontate da numeri, piazzamenti, lotte al vertice. Come fa notare La Gazzetta dello Sport, “in Inghilterra è meno prestigioso il confronto tra le due di Manchester, City primo e United quarto, e nessun derby di Londra si gioca a certe altezze. Liverpool ha una rappresentante che insidia la vetta e un’altra, l’Everton, che lotta per tenersi stretta la Premier. In Liga Madrid ha il Real capolista e l’Atletico giù dal podio; il Barcellona insegue un posto Champions e l’Espanyol anonimo a metà classifica. È in campo che Milano diventa la capitale d’Europa, senza confronto neppure in altri grandi competizioni: il Psg comanda la Ligue 1, ma è l’unica espressione di Parigi. In Bundesliga guida il Bayern, che però non ha una controparte a Monaco di Baviera. Milano raddoppia con nerazzurri e rossoneri: e può di nuovo guardare tutti dall’alto“.
In passato, spesso si è raccontato che – storicamente – Inter e Milan arrivano al successo attraverso due filosofie opposte: difesa, ripartenze, lotta e sacrificio i nerazzurri; spettacolo, possesso palla, classe ed estro i rossoneri. Per intenderci: Trapattoni e Sacchi, Mourinho e Ancelotti. Inzaghi e Pioli, oggi, hanno smentito i luoghi comuni. Perseguono il successo tramite un calcio estremamente moderno e vantano i due migliori attacchi della Serie A: 53 gol realizzati in 22 partite dai nerazzurri, 47 centri per i rossoneri in 23 match. Un altro primato europeo. “Insieme fanno 100 reti realizzate. Non hanno rivali: neppure a Manchester, dove tra gli attaccanti di Guardiola e Ronaldo dall’altra parte della città non vanno oltre i 91. Liverpool è trascinata dalle stelle del reparto dei Reds, ma l’Everton abbassa le medie. Il Chelsea di Lukaku e il Tottenham ne hanno firmati insieme 74. A Madrid il conto dei gol di Real e Atletico fa soltanto 83, a Barcellona la somma è quasi dimezzata rispetto al dato di Inter e Milan: 58, tra Xavi che deve ancora ridare entusiasmo ai suoi e l’Espanyol che fatica al tredicesimo posto della Liga”. Stessa storia per i punti conquistati in totale: Inter e Milan insieme arrivano a quota 102, stagliandosi al di sopra di City-United (95) e Real-Atletico (86).
Dopo anni di mediocrità, nei quali le due squadre di Milano si sono contese piazzamenti in Europa League vedendo la Juventus inanellare una serie di scudetti raggiunta proprio grazie all’inesistenza di Inter e Milan (non ce ne vogliano Napoli e Roma…), la città meneghina torna a sorridere e ad agguantare un primato europeo. San Siro sarà teatro di una sfida da Scudetto. E chissà che la rinascita di Milano non sia il preludio a un ritorno allo splendore della Serie A.
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