Bruno Longhi parla del momento dell’Inter al sito sportmediaset.it.
“La squadra di Inzaghi rimane la favorita, molto banalmente perché anche nel derby ha dimostrato di essere la più forte. Ma non senza difetti. Il suo tallone d’Achille sta nei cambi. Non in quelli migliorativi che servono per provare a trasformare un pareggio in una vittoria, ma in quelli conservativi. Che dovrebbero garantire il risultato fino a quel momento acquisito. È capitato a San Siro col Real Madrid, con la Juventus, nel derby d’andata, all’Olimpico con la Lazio, e sabato scorso. Peggiorando la formazione, inevitabilmente si peggiora la performance e quindi il risultato. E l’Inter degli ultimi 20 minuti della sfida col Milan era la brutta copia di quella incontenibile del primo tempo.
Rimane sola al comando e con una gara da recuperare. Ma – dopo l’impegno di Coppa Italia – sarà al Maradona contro il Napoli staccato d’una sola lunghezza dopo il successo di Venezia, e confortato dall’aver ritrovato nel pieno della sue facoltà realizzative il mascherato Osimhen, in attesa di Anguissa e Koulibaly, quest’ultimo fresco vincitore della Coppa d’Africa.
Sarà una sfida-scudetto come quelle del finire degli anni Ottanta. Che sfugge, come allora alla prevedibilità. L’Inter si presenterà a Napoli con minor certezze rispetto a qualche giorno fa. La squadra dell’ex Spalletti si giocherà molto, o forse tutto, in quei 90 minuti”.
Lascia un commento