Stefano Sensi, appena trasferitosi in prestito dall’Inter alla Samp, ha in Antonio Cassano un suo grande estimatore. L’ex attaccante dell’Inter, intervistato dal Secolo XIX, lo ha esaltato: “Per me in questo momento è il centrocampista italiano più forte, qualitativamente e anche di idee”.
“È un calciatore sensazionale, da top club. Per me è meglio di Locatelli, di Verratti, di Jorginho… Se fossi Mancini non avrei dubbi e ci punterei pesantemente – sottolinea FantAntonio -. Il suo punto debole fino a oggi è stato solamente uno, quello fisico. È stato molto penalizzato dagli infortuni. Paragoni? Come tocco di palla e corsa mi ricorda molto Arthur, per me uno dei più forti al mondo in questo momento. La Juventus forse non lo sa valorizzare. Se invece vogliamo esagerare, e sottolineo esagerare, vedo in lui qualcosa di Xavi e di Iniesta. Ecco, Sensi è un calciatore filosoficamente da Barcellona. Il ruolo? Andrei da lui e gli chiederei, “dove pensi di rendere meglio?”. Mezzala, trequartista, play, seconda punta, per me può fare tutto”.
Sulle sue qualità tecniche non ci sono mai stati dubbi. Sull’integrità fisica un po’ meno e, di conseguenza, lo stato psicologico è da recuperare. Stefano Sensi è andato a Genova proprio per lavorare su questo. Staccare la spina, cambiare ambiente, per poi tornare all’Inter ancora da protagonista e guadagnarsi un posto a Mondiali invernali del Qatar (qualificazione permettendo, ovviamente). E così, dopo neanche 10 minuti dal suo esordio con la casacca della Sampdoria, il centrocampista di Urbino è andato a segno proprio contro il Sassuolo, squadra che lo ha lanciato nel grande calcio. In Serie A, Sensi non segnava dal 28 settembre del 2019, in occasione della vittoriosa trasferta di Genova contro la Sampdoria finita per 1-3. Ironia della sorte, proprio in quello stadio, contro quella squadra e in quella porta che ora potrebbero rilanciarlo.