Il nucleo di polizia economico finanziaria della Guardia di finanza di Milano si è recato stamattina presso gli uffici della Covisoc, nella sede della Federcalcio, a Roma. Lo ha fatto nell’ambito dell’inchiesta della procura di Milano che indaga sulle plusvalenze dell’Inter. Lo riporta Repubblica. “Acquisita la relazione della Covisoc (Commissione di vigilanza sulle società di calcio) su 62 operazioni sospette relative al trasferimento di altrettanti giocatori di numerose squadre italiane, tra cui Inter, Juve e Napoli, portate a termine tra il 2019 e il 2021. Il documento, finita sul tavolo della Procura federale, entra così nell’inchiesta del procuratore aggiunto Maurizio Romanelli e dei pm Giovanni Polizzi e Giovanna Cavalleri. Sulle presunte plusvalenze illecite realizzate dall’Inter. I pm già a fine dicembre avevano acquisito bilanci, contratti sulle operazioni di acquisto, vendita e prestito e movimenti bancari”.
“L’indagine è nella fase dello studio e dell’analisi dei documenti – si legge inoltre -. Ma anche di email e messaggi rintracciati nei dispositivi di dirigenti e dipendenti della società. Nell’indagine si è partiti scavando su una decina di operazioni messe a bilancio dall’Inter per circa 90 milioni di euro di plusvalenze. Gli approfondimenti riguardano quelle nelle quali i calciatori sarebbero stati valutati per cifre “sproporzionate” rispetto ai valori effettivi. Far crescere le entrate con presunte plusvalenze fittizie potrebbe essere servito, stando all’ipotesi al vaglio. Per abbellire i bilanci e permettere all’Inter di rientrare nei parametri del “fairplay finanziario”. E prendere parte alle competizioni europee”.
“Tra i casi sotto la lente ci sono infatti quelli del portiere Ionut Radu (7,7 milioni di plusvalenza) e dell’attaccante Andrea Pinamonti (plusvalenza da 19 milioni), scambiati tra Genoa e Inter in due anni, ma anche del difensore Zinho Vanheusden e di altri giocatori di fascia medio-bassa, in particolare della Primavera”, termina l’articolo di Repubblica.