Alessandro Altobelli ha parlato al Corriere dello Sport della sfida scudetto in programma oggi alle 18. Di fronte il Napoli di Spalletti e l’Inter di Inzaghi. “Non è ancora la partita decisiva, ma non nego che se Inzaghi conquistasse i tre punti, metterebbe una mezza ipoteca sullo Scudetto. D’accordo, il Milan battendo la Sampdoria resterebbe lì attaccato, ma un successo in trasferta contro una diretta concorrente avrebbe un peso specifico pazzesco. Per la classifica e per il morale. Se invece a imporsi fosse Spalletti, il campionato sarebbe totalmente riaperto e probabilmente la corsa rimarrebbe a tre fino a maggio. Sarà una sfida interessante e da non perdere. Quando si sfidano due formazioni che giocano bene, può venir fuori qualcosa di interessante”.
Chi saranno gli uomini chiave? “Da una parte di Osimhen e Fabian Ruiz; dall’altra Dzeko, ma soprattutto Lautaro Martinez che, tra gli attaccanti in campo, mi sembra il più completo e il più forte. Il Toro è davvero bravo: è cresciuto tanto e secondo me ha margini per migliorare ulteriormente. E poi nello stadio intitolato al suo connazionale Maradona, volete che non abbia motivazioni speciali?”.
In chiave tattica, secondo Spillo, “Inzaghi dovrà stare attento ad Insigne perché salta l’uomo, crea la superiorità numerica, ma soprattutto calcia bene in porta. Con Insigne e Politano, Spalletti può allargare la linea a tre avversaria. Confronto che verrà deciso a centrocampo? Sì perché l’Inter con Barella, Brozovic e Calhanoglu ha tre elementi in grado di dare qualità, azionare gli attaccanti o arrivare alla conclusione”. Chiosa sull’impronta data da Simone Inzaghi in questi primi otto mesi all’Inter: “”Inzaghi è arrivato e ha perso Hakimi, Lukaku ed Eriksen, ma ha comunque costruito una bella squadra. Gioca anche meglio dell’Inter di Conte, però lo Scudetto non lo ha ancora vinto, mentre Antonio sì. Gli auguro di farcela“.
Lascia un commento