“Al 30’ del primo tempo, l’Inter, in svantaggio di un gol, non ha ancora calciato verso la porta di Ospina né conquistato un corner. Basta questo per spiegare che c’era in campo un’altra cosa rispetto alla squadra capolista che vanta il miglior attacco e ha il primato in Serie A per conclusioni nello specchio e tocchi in area. Questo accade per un
paio di ragioni evidenti. La prima: troppi errori tecnici che hanno impedito il solito sviluppo palleggiato. Calhanoglu, irriconoscibile, non ha azzeccato un passaggio. Male in appoggio anche Dzeko, Lautaro e Perisic. Brozovic ha provato a rammendare, ma ha sofferto la pressione di Zielinski. Seconda ragione: un calo incomprensibile di furore nella partita più importante dell’anno che ha impedito alla manovra nerazzurra di avvicinare il gol dell’assedio. Solo Dumfries è partito forte”.
(Fonte: La Gazzetta dello Sport)