I numeri dicono tanto, ma non tutto. Certo, a volte aiutano a comprendere il concetto di base. Ivan Perisic in questa stagione ha collezionato già 32 presenze, delle quali 22 in campionato (tutte da titolare) e le altre 10 sparse fra Champions League, Coppa Italia e Supercoppa. Il croato è rimasto in campo per ben 2473 minuti: si tratta del quarto interista di movimento per minutaggio totale dietro a stakanovisti come Skriniar, Brozovic e Barella. E poi c’è il bottino: 5 gol e 3 assist. Buono, ma riduttivo se paragonato all’importanza che Ivan sta rivestendo nei meccanismi nerazzurri.
Dopo diverse stagioni nelle quali si è a lungo dibattuto sulla sua continuità di rendimento, Perisic è diventato un calciatore totale e sta vivendo, senza alcun dubbio, la sua migliore annata: le dimostrazioni di forza fisica, brillantezza atletica, un miglioramento nella qualità di base stride con la sua carta d’identità che dice 33 anni. Età nella quale, solitamente, il meglio è già stato dato. Perisic, però, si diverte ad invertire i trend e solo due giorni fa ha vinto il duello contro uno dei top del ruolo, Alexander-Arnold, costringendolo a correre all’indietro spesso e volentieri, risultando palesemente in affanno nel contenere un vero e proprio tornado croato.
E allora il ruolo cardine rivestito da Perisic non poteva passare inosservato dalle parti di Viale della Liberazione. Il suo contratto è in scadenza il prossimo 30 giugno ma, se fino a qualche mese fa raggiungere un accordo sembrava una chimera, adesso l’intesa sembra davvero vicina. L’Inter, in ogni caso, si è cautelata acquistando Robin Gosens dall’Atalanta nello scorso mercato di gennaio ma, com’è evidente, chi pensava che il rendimento di Ivan ne sarebbe stato condizionato faceva un torto alla sua professionalità, alla sua voglia, alla sua determinazione. E sono quelle ad aver convinto il club nerazzurro a correre spedito verso il rinnovo.
I dettagli
La Gazzetta dello Sport aggiorna sulla trattativa. “L’Inter ha iniziato a muovere i primi passi tra novembre e dicembre con la promessa di aggiornarsi nei primi mesi del 2022. Promessa mantenuta da entrambe le parti, perché – come confessato da Marotta prima del calcio d’inizio contro il Liverpool – “la trattativa è in corso, la strada è quella giusta”. Il prossimo mese, con ogni probabilità, sarà decisivo, ma la distanza tra aspettative (del giocatore) e disponibilità (dell’Inter) sembra essersi ridotta parecchio rispetto a pochi mesi fa. Perisic ha già chiarito di sentirsi a casa, di trovarsi a proprio agio con Inzaghi e di voler sposare il nuovo progetto (pur consapevole della concorrenza che dovrà affrontare con Gosens), ecco perché sarebbe disposto a ridurre le pretese iniziali che puntavano a un triennale da 6 milioni a stagione. L’Inter è disposta a garantire a Perisic per i prossimi due anni lo stesso stipendio di oggi, solo che ai 5 milioni a stagione si arriverebbe includendo i bonus, che nel contratto attuale sono un plus ai 5 milioni garantiti L’intesa non è lontana, perché la volontà di proseguire il matrimonio è reciproca”.
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