Il simbolo della crisi dell’Inter è Lautaro Martinez, che ha smarrito la via del gol. Il Toro – che a ottobre scorso ha rinnovato il contratto aumentato a 6 milioni l’anno – non la mette dentro da sette partite (ultimo gol a Salerno il 17 dicembre scorso) considerando soltanto il campionato e un periodo così nero non gli capitava dal 2019. “Ieri l’argentino voleva a tutti i costi interrompere la maledizione – scrive la Gazzetta dello Sport – e invece è rimasto impigliato, perfino più degli altri, in una partita schizofrenica. Tra qualche anno, riguardando il pallone spedito al 72’ fuori da mezzo metro e senza il portiere, si farà una risata e dirà: «Ma come ho fatto?». Quell’errore, per quanto marchiano e bizzarro, è però una perfetta istantanea”.
Lautaro a fine partita si è lasciato andare ad un gesto di scuse sotto la Curva Nord nerazzurra (era già successo dopo il gol al Napoli a novembre scorso). Il Toro, paparazzato da diversi scatti dei fotografi, ha alzato le braccia al cielo e abbassato lo sguardo, comprendendo il disappunto dei tifosi.
“Il livello di spreco offensivo sta comunque raggiungendo dimensioni macroscopiche: nel girone di ritorno, iniziato
nel 2022 con la Lazio, i nerazzurri hanno segnato 6 reti nelle 6 partite giocate e la media gol assoluta si è più che dimezzata, visto che nelle prime 19 partite era di 2,6. Ma, più in profondità, dei 101 tiri totali effettuati, solo il 53% è arrivato a centrare la porta. Ecco servito quindi un misero 6,1% di efficacia realizzativa: continuando così, prima di metterne dentro una l’Inter dovrebbe tirare sedici volte, un po’ troppe”.