Ancora una volta sul banco degli imputati è finito Samir Handanovic, capitano e leader silenzioso di mille battaglie ma che oramai deve fare i conti con un momento di appannamento che è costato qualche gol di troppo e, di conseguenza, anche qualche punto. Tanto che la sua “parata telepatica” è diventa famosa sui social oramai da anni, e la collezione è ben più lunga del video linkato se pensiamo che potrebbe annoverare anche il gol di Salah in Champions League.
Contro il Sassuolo, l’ex Udinese ha mosso sì tutto il corpo (e non solo la testa), ma prendere gol da sotto le gambe su tiro centrale è ammissibile soltanto se è un caso isolato. Così come nel derby, la sua lentezza con cui si è accasciato (sommata a quella di De Vrij) ha fatto vivere una giornata di gloria a Giroud e riaprire il campionato. Vero che un po’ tutta la squadra, nell’ultimo periodo, sembra essersi smarrita, ma se anche l’ultimo baluardo traballa come un dente da latte allora forse bisogna iniziare a pensare a qualche contromisura. Magari anche temporanea.
Una di queste, di facile individuazione, può essere il suggestivo lancio di Ionut Radu, prodotto del settore giovanile nerazzurro e che l’Inter, a gennaio, ha voluto tenere a tutti i costi per un discorso di lista Champions che anche in futuro potrebbe ripresentarsi. Vero che il portiere romeno non gioca da tanto tempo e che, evidentemente, la società non ci punta di più di quel tanto, ma forse, in questo periodo, sarebbe più producente la sua voglia di mettersi in mostra, cosa che consentirebbe al collega sloveno di schiarirsi un attimo le idee in panchina e capire che, anche per lui, il credito non è illimitato.
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