L’Inter ha organizzato un “Web Media Day” con i giornalisti dei siti internet. L’ospite d’eccezione, è stato Federico Dimarco, che è tornato a parlare della sconfitta contro il Sassuolo: “C’è poco da dire, siamo consapevoli di aver sbagliato l’approccio: pensiamo alla prossima partita. Quando eravamo a -7 dalla prima in classifica tutti ci davano per morti, poi a gennaio era sicuro vincessimo lo scudetto a tutti i costi. I passi falsi possono capitare, ma l’importante è non perdere le certezze. Da oggi a venerdì dobbiamo pensare di portare a casa il risultato in qualsiasi competizione”.
Dimarco si è soffermato sulla lotta per lo scudetto: “Dobbiamo pensare a una gara alla volta, siamo tutti lì e fino alla fine sarà una battaglia. In questo momento abbiamo fatto un po’ di fatica a fare punti ma sappiamo quanto valiamo. Dobbiamo star tranquilli e pensare alla prossima partita. Vogliamo rimanere lassù fino alla fine. Non temiamo la concorrenza, pensiamo solo a noi stessi, non possiamo sbagliare. La vittoria dello scudetto, ci ha dato tanta consapevolezza. In questo momento abbiamo fatto un po’ di fatica a fare punti ma sappiamo quanto valiamo. Vinciamo lo scudetto”.
In questa stagione, Dimarco si è fatto notare per diverse prestazioni positive, che gli hanno permesso di conquistare il rinnovo fino al 2026: “La mia idea era chiara dall’estate, volevo rimanere qui. Per questo motivo non c’è stato bisogno di convincermi. È una grandissima emozione, sono contento di aver rinnovato con la maglia con cui sono cresciuto. Non è un peso giocare nella squadra del cuore, vesto la maglia con piacere”.
Il difensore è cresciuto del settore giovanile nerazzurro: “Sicuramente quando esci da una scuola così importante non è facile adattarsi perché sei stato abituato al meglio. Ho fatto 5-6 anni di alti e bassi, ma nessuno poteva sapere dove sarei arrivato. Ora perché tutto il sacrificio che ho fatto è stato importante per arrivare in prima squadra. Sento alcuni ex compagni, ad esempio Bonazzoli, sono felice che abbia segnato al Milan. La prima volta tra i grandi è stata con Mancini, avevo 16 anni”.
Dimarco, inoltre, ha raccontato alcune differenze tra Juric e Inzaghi: “Sicuramente è stato importantissimo Juric, mi ha fatto diventare il giocatore che sono e lo ringrazierà per sempre. Ha sempre creduto in me. Hanno un modo diverso di lavorare, mi hanno fatto crescere tantissimo“.
Federico ha parlato anche dell’arrivo di Gosens: “La concorrenza non mi fa paura, l’importante è che ci sia competitvità sana perché è la cosa che fa dare il meglio a ogni giocatore. Per lui parla il campo, ha fatto anni fantastici all’Atalanta. Ho un rapporto bellissimo con Kolarov e Bastoni entrambi, ma vado d’accordo con tutti. Il primo mi dà grandi consigli, il secondo è un amico, siamo stati insieme a Parma”.
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