Prima della firma sul rinnovo del contratto con l’Inter fino al 2026, il Barcellona ha fatto di tutto per avere Lautaro Martinez. Se non ci fosse stata la pandemia con le sue conseguenze dal punto di vista economico, probabilmente il Toro sarebbe ora in Spagna. Lo ha confermato Ramon Planes, ex direttore sportivo dei blaugrana dal 2018 al 2021, parlando con Sky Sport.
“E’ stato molto vicino a noi, molto. La situazione di Lautaro è iniziata prima del Covid, facemmo tante riunioni con i procuratori e i dirigenti dell’Inter ed era molto vicino, poi la pandemia ha cambiato il calcio a livello economico. L’esborso per acquistarlo era importante”.
Il momento difficile di Lautaro Martinez intanto continua a far discutere. In suo soccorso arrivano le parole di un altro, grande attaccante argentino che ha vestito – fra le altre – anche la maglia dell’Inter in due occasioni (dal 2002 al 2003 prima, dal 2006 al 2009 poi): Hernan Crespo. Alla Gazzetta dello Sport, Valdanito esordisce in maniera decisa: “Chi critica Lautaro capisce poco di pallone, questo mi sento dirlo chiaro e tondo”.
“Nella carriera di un attaccante ci sono sempre periodi più o meno prolifici. Capita che tocchi un pallone solo in tutta la partita e fai il gol della vita, e capita che anche se tiri dieci volte in porta non la butti mai dentro. Ci sono passato da queste situazioni, parlo a ragion veduta. Lautaro non è più Lautaro? Chiediamoci, piuttosto, se l’Inter è ancora la stessa Inter. Un attaccante, molto di più di altri giocatori, dipende dalla manovra della squadra, dai movimenti dei compagni, dai loro suggerimenti. Siamo certi che l’Inter, in questo periodo, stia giocando come faceva nella prima parte della stagione? Se ha perso contro il Milan, se ha pareggiato a Napoli, se ha perso contro Liverpool e Sassuolo, non sarà mica soltanto colpa di Lautaro, no?”.
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