La domanda dei tifosi è la seguente: con la sterilità in attacco potrebbe far comodo uno come Felipe Caicedo? E perchè finora non è stato impiegato da Inzaghi? L’ecuadoriano finora non ha mai visto il rettangolo di gioco. “Qualcosa non è andato – scrive calciomercato.com – perché dalle voci su un possibile esordio, anche dal 1′ nel derby contro il Milan al rientro dalla sosta (con i nazionali sudamericani di ritorno soltanto due giorni prima della gara), si è passati prima allo stop muscolare e poi alle 3 panchine consecutive con 0 minuti all’attivo contro Napoli, Liverpool e ora Sassuolo. Neanche nel momento del maggior bisogno, con gare da ribaltare e a cui serviva una scossa come quelle contro Liverpool e Sassuolo, Inzaghi si è fidato nel mandarlo in campo. Neanche nelle concitate battute finali. E se Caicedo non è in grado di garantire impatto fisico e profondità neanche per 10 minuti, come può rappresentare per Inzaghi un’alternativa concreta per un attacco che si sta ritrovando sia con un Lautaro spuntato e in difficoltà in zona gol, sia con un Dzeko in riserva di benzina, sia con un Sanchez, come sempre, altalenante?”.
Il livello di spreco offensivo sta comunque raggiungendo dimensioni macroscopiche: nel girone di ritorno, iniziato
nel 2022 con la Lazio, i nerazzurri hanno segnato 6 reti nelle 6 partite giocate e la media gol assoluta si è più che dimezzata, visto che nelle prime 19 partite era di 2,6. Ma, più in profondità, dei 101 tiri totali effettuati, solo il 53% è arrivato a centrare la porta. Ecco servito quindi un misero 6,1% di efficacia realizzativa: continuando così, prima di metterne dentro una l’Inter dovrebbe tirare sedici volte, un po’ troppe.