L’Inter non vince e non segna da tre turni. Va bene che deve recuperare la partita col Bologna ma dietro Napoli e Juve corrono. “Inzaghi attribuisce l’anemia dell’attacco a «episodi» – scrive il Corriere della Sera –. Tra Sassuolo e Genoa sono stati prodotti 50 tiri, 12 nello specchio, senza mai segnare: la spiegazione non sono solo eventi casuali avversi. La crisi degli attaccanti è oggettiva, ha radici profonde da cercare nel calo dei big. Ha cominciato a perdere colpi Barella prima di Natale, lo ha seguito De Vrij, è entrato nel tunnel Lautaro. Se siano stati loro a trascinare l’Inter in crisi o viceversa è da dimostrare. I numeri fotografano uno stato di disagio. Febbraio è stato un mese nero, una vittoria (con la Roma in Coppa Italia) in 6 partite, poi due pari e tre sconfitte. Viene quasi da dire che è tornata la Pazza Inter. Per la prima volta da febbraio del 2018 i nerazzurri sono rimasti senza vittorie per 4 partite di fila in serie A.
La carriera di Inzaghi parla chiaro: in quattro delle ultime cinque stagioni la sua Lazio nel ritorno ha sempre frenato, perdendo tra i 4 e gli 8 punti. L’anno scorso era stata più regolare, stessi punti nei due gironi. L’allenatore, conoscendo le sue statistiche, potrebbe aver sfruttato la sosta di gennaio per caricare di più sulla parte atletica, per riprendere a correre forte nel tratto finale di stagione. Così si spiegherebbe il vistoso calo fisico. Il momento negativo è un test importante per lo spogliatoio e per valutare l’efficacia del metodo Inzaghi.
La via d’uscita dalla crisi è offerta dal derby di Coppa Italia, tra due giorni. La partita con il Milan è un’arma a doppio taglio: può rilanciare la corsa dell’Inter o zavorrarla. I nerazzurri devono scavallare le prossime tre settimane, il Milan prima, il Liverpool poi, in mezzo la Salernitana e in coda il Torino, prima della chiusura pre-sosta con la Fiorentina”.