Storia dei derby di Coppa Italia: da Mazzola ad Altobelli, fino alla punizione di Eriksen


Inter e Milan si apprestano ad affrontarsi per la terza delle quattro volte previste in questa stagione: domani l’andata della semifinale di Coppa Italia, in casa rossonera, primo tempo di una sfida che verrà conclusa soltanto il 20 aprile con il match di ritorno. Si tratta del 26esimo confronto nella competizione: le statistiche sorridono al Milan, con un bilancio di 10 vittorie che fanno da contraltare alle 8 nerazzurre, oltre a 7 pareggi. Ripercorriamo insieme alcuni dei derby impressi nella storia della Beneamata.

Il primo confronto avviene nel 1958, ma per arrivare alla prima qualificazione dell’Inter bisogna catapultarsi al 1974, quando i nerazzurri di Helenio Herrera (ritornato in panchina dopo l’epopea della Grande Inter) vincono 1-0 all’andata grazie a Boninsegna, per poi replicare al ritorno – questa volta guidati da Enea Masiero, successore di Herrera – con un successo per 2-1 griffato ancora da Bonimba e da Mazzola. Rimanendo agli anni Settanta, solo tre anni dopo arriva una grande delusione per i nerazzurri: si tratta della prima – e sinora unica – finale di Coppa Italia a tinte tutte meneghine. Vince il Milan 2-0 con le reti di Maldera e Braglia, in una partita spartiacque nella storia di entrambi i club. Si tratta dell’ultima dello storico allenatore Nereo Rocco sulla panchina rossonera, oltre che l’atto conclusivo della carriera di calciatore di Sandro Mazzola, che lascia dopo 17 anni per poi traslocare dietro la scrivania nelle vesti da dirigente.

Gli anni Ottanta, invece, si aprono con una simpatica novità: Inter e Milan si affrontano, sempre in Coppa Italia, ma appartenendo a categorie diverse. Nerazzurri in Serie A, rossoneri in Serie B. Il 7 settembre 1980, la squadra di Bersellini batte i cugini grazie ad un bel colpo di testa di Spillo Altobelli. Quello dell’anno successivo è invece il primo, storico derby disputato da Beppe Bergomi, protagonista di un esordio da sogno: rete al Milan che vale il 2-2 e la qualificazione alla fase successiva (all’epoca la formula prevedeva una fase a gironi). Cinque anni dopo, nel giugno del 1985, va invece in scena l’unico confronto fra i due club in semifinale (quello che partirà domani sarà solo il secondo): passa, purtroppo, il Milan, vittorioso per 2-1 all’andata prima dell’1-1 nel match di ritorno. A nulla serve la rete di Rumenigge.

Negli anni Novanta troviamo una sola soddisfazione per i colori nerazzurri, peraltro inopinata. Il doppio derby 1994, valido per gli ottavi, è caratterizzato dai favori del pronostico assegnati ai rossoneri, che vantano una super-squadra allenata da Fabio Capello e reduce da tre scudetti consecutivi. L’Inter di Ottavio Bianchi, però, vince sia all’andata che al ritorno, entrambe le volte con il risultato di 2-1: il protagonista indiscusso è la meteora Pierluigi Orlandini, che segna in tutti e due i derby regalando ai nerazzurri i quarti di finale.

L’anno 2000, invece, è teatro del doppio quarto di finale milanese: da una parte l’Inter di Marcello Lippi, dall’altra il Milan campione d’Italia in carica di Alberto Zaccheroni. In casa rossonera finisce 3-2 per la Beneamata che – seppur priva del Fenomeno Ronaldo per il primo terribile infortunio al tendine rotuleo – prevale grazie alle prodezze di Bobo Vieri, Mutu e Seedorf. Al ritorno, poi, concluso sull’1-1, ci pensa Roberto Baggio, che risponde ad una delle innumerevoli reti siglate da Shevchenko contro l’Inter: qualificazione in semifinale, per un percorso che andrà a sbattere contro la Lazio di Eriksson in finale.

Per 17 anni, in Coppa Italia, le due squadre non si affrontano più. Nel 2017, poi, nel quarto di finale di fine dicembre passa il Milan con la rete di Cutrone ai tempi supplementari. Ma il ricordo più fresco – e più dolce – è sicuramente quello del 26 gennaio 2021. È il derby dello scontro totale fra Lukaku e Ibrahimovic, che culmina con insulti, testa a testa, minacce reciproche. Ma poi, nel bel mezzo di una tensione che sporca giocate e fluidità del match, si eleva la pennellata di Christian Eriksen, che all’ultimo minuto dei tempi supplementari calcia una punizione all’angolino, regalando all’Inter la semifinale. Emozioni uniche, momenti che cambiano i destini: sono fattori ai quali ci aggrapperemo anche domani, perché un derby è sempre un derby: figuriamoci se può aiutarci a cambiare la storia di una stagione.

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