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Zaccheroni: “Inter, credo sia solo una crisi passeggera”

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Alberto Zaccheroni rinfranca Inter e Milan, attese da un derby dopo un periodo deludente in campionato: “Credo sia una crisi passeggera, penso stiano rifiatando. Per quanto riguarda il Milan credo che dipenda da come sia cambiato il gioco. Si accentrano tutti, anche i terzini, e si allarga poco l’azione”.

“Il problema dell’Inter? Inzaghi ha liberato i giocatori dall’occupazione degli spazi ben precisi – ha aggiunto l’ex tecnico nerazzurro durante ‘Tutti Convocati’ -. Ora l’Inter si è fermata, ha rallentato, gioca con meno entusiasmo e concede anche più spazi agli avversari, perché ora alza contemporaneamente i due esterni. Le preoccupazioni attuali vanno ad incidere sulla fluidità del gioco. Non mi aspetto un gioco brillantissimo né dal Milan né dall’Inter, ma si daranno battaglia“.

Mario Sconcerti ha parlato sul Corriere della Sera dopo i pareggi di Milan e Inter nella giornata di ieri rispettivamente con Udinese e Genoa, in attesa del derby di Coppa Italia di martedì sera. “Continuano le fatiche di Milan e Inter. Questo campionato sembra una specie di lungo gioco ad handicap. Nel complesso le prime hanno 30 punti meno della scorsa stagione, l’Inter addirittura 10. Quando si pensava che le cessioni estive pesassero, non era molto sbagliato. Poi può bastare, ma quanto sale in meno potremo accettare?”.

“Aiuta tutti l’impoverimento generale. Hanno 5 punti meno Juve e Atalanta, 9 meno la Roma, è a zero il Milan, a -1 la Lazio. Trenta punti persi dai migliori sono una realtà massiccia, che va molto oltre anche al calcio dei social. Una squadra vincerà, ci sarà festa, ma sembrerà alla fine un ciapa no languido e sudato come un tango. […] Inter e Milan sono al loro massimo, si gioca ormai da sette mesi, non è più un’opinione, comincia a essere matematica. Il punto è se quello che possono dare potrà bastare per vincere. Sarebbe comunque una conquista, l’unica adatta a dimenticare quello che non c’è più”, si legge nell’editoriale firmato da Sconcerti.

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Published by
Andrea Gussoni