Dopo le peggiori prestazioni con la maglia nerazzurra (quelle contro Genoa e Milan in Coppa Italia), Barella è tornato Barella e, di conseguenza, l’Inter è tornata l’Inter. Ma cosa è successo nei tre giorni intercorsi fra la pessima partita contro i rossoneri e quella superlativa contro la Salernitana? Qualcosa l’ha spiegata già Farris nel post-partita, ma La Gazzetta dello Sport oggi offre un interessante approfondimento.
“Nicolò Barella ha vissuto un periodo delicato, moralmente. Lo ha ammesso anche lui dopo la scintillante prestazione di venerdì sera contro la Salernitana: “Ci sono periodi in cui ti esce tutto e altri in cui non ti esce niente. Per me non era un periodo facile, ero dispiaciuto perché non riuscivo ad aiutare la squadra e questo mi pesava. Spero che ora quel periodo sia passato, perché quando non riesco ad aiutare la squadra mi innervosisco”. E il nervosismo, si sa, non porta mai a nulla di buono”.
Il confronto con lo staff
Il centrocampista sardo ha avuto ripetuti colloqui con Inzaghi e il suo staff tecnico, nei quali ha ammesso candidamente il suo momento difficile. “Il tecnico ha fatto da psicologo, ma anche un po’ da fratello maggiore. Gli ha trasmesso tutta la fiducia di cui aveva bisogno, coccolandolo e rincuorandolo. E gli ha ricordato quanto sia importante per la squadra e per tutto l’ambiente: lo ha fatto per tutta la settimana, alla fine di ogni allenamento. Con colloqui individuali e motivazionali nel suo ufficio. In fondo lui è capitan futuro, il leader designato, l’uomo intorno a cui l’Inter vuole costruire una nuova dinastia. A confermare il retroscena è stato Farris, il vice di Inzaghi. “Barella tiene tantissimo alla maglia dell’Inter e ha sentito il peso di non riuscire a fare le prestazioni che sa fare. Posso parlare di un episodio in allenamento dove diceva “sto sbagliando tutto in questo momento”. Noi gli abbiamo detto: “riparti dalle cose semplici, dalla posizione, dalla tua tecnica, non sprecare energie inutili””.
I numeri della ripartenza
E allora ecco che, contro la Salernitana, il numero 23 nerazzurro si è rialzato, è ripartito nel percorso da grande giocatore che gli si addice. Con dei numeri eccezionali. “Rispetto alla media delle altre partite giocate, Nicolò ha quasi triplicato i contrasti vinti (3 contro l’1,16) e migliorato i recuperi (da 5,24 a 7, quasi il doppio della media ruolo di A). E poi: 63 passaggi positivi su 72, tre dribbling, 28 verticalizzazioni, da cui sono arrivati i due assist che hanno stabilito il nuovo primato personale. Nicolò è arrivato a quota 9 passaggi vincenti, record da quando gioca in A”.
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