C’è grande attesa per Inter-Fiorentina e Nicola Berti a Tuttosport lo ribadisce: “Secondo me non esiste partita più decisiva, almeno per quanto riguarda i ragazzi di Inzaghi. Dopo la sosta i campioni d’Italia se la dovranno vedere contro la Juventus a Torino, per questo è fondamentale battere la viola. Per me è proprio obbligatorio vincere. Altrimenti dopo diventa dura per lo scudetto”.
L’Inter ultimamente ha faticato: “Tutto nasce dal derby. Potevamo vincere 2-0 o 3-0 al termine del primo tempo contro il Milan e non ci sarebbe stato nulla da dire. Poi incredibilmente abbiamo perso la stracittadina. Da lì è cominciato il calo. Simone Inzaghi non ha così poi tanta scelta. Fin che le cose vanno bene, non si vedono tanti piccoli difettini che comunque ci sono. Penso ad una squadra da migliore e ringiovanire, anche se in generale non hanno sbagliato praticamente niente. Ma la rosa è da rafforzare, serve una spruzzatina di gioventù. E sono sicuro che quanto le sto dicendo, accadrà”.
Capitolo Barella: “Non sbagliavo quando lo avevo indicato come mio erede. È uno che in campo dà sempre il massimo. Ci mette anima e corpo. Lui è fortissimo, uno che ha dimostrato sul verde di essere un giocatore di caratura mondiale, oltre che un leader da cui prendere esempio. Skriniar sarebbe degno di indossare la fascia. È un giocatore corretto, preciso, interista. Ma io resto per Barella, assolutamente. Sa, se l’ho indicato come mio erede ci mancherebbe che le dessi una risposta diversa (ride, ndr)”, conclude Berti.