“Chi me l’ha fatto fare? Mi ha convinto quanto il calcio potrebbe fare, e ancora non fa, per il Paese. Non dico ovviamente solo in termini economico-finanziari e di indotto. Ma in quanto risorsa “pubblica”. È un’opportunità che non voglio perdere”.
Lo ha detto il neopresidente della Lega Serie A Lorenzo Casini, in una intervista al Corriere dello Sport.
“Ringrazio di cuore chi ha puntato su di me. Tra gli undici ci sono anche proprietà americane, che sono stato felice di conoscere. La Juventus si è astenuta, ma poi mi ha manifestato supporto, e in questi giorni ho scambiato punti di vista con loro. L’Inter e il Milan immaginavano un profilo diverso, me lo hanno detto, ma nulla di personale”.
Poi una battuta: “Io grande tifoso della Juventus? Lo ero fino all’11 marzo 2022. Adesso tifo per la serie A”.
La Lega Serie A ha un nuovo presidente: si tratta di Lorenzo Casini. E’ lui il successore di Paolo Dal Pino, dimessosi a inizio anno. Classe ’76, romano, allievo di Cassese, braccio destro di Franceschini, romano, Casini è dal 2015 professore ordinario di Diritto amministrativo presso la Scuola IMT Alti Studi di Lucca. È tra i componenti della terza sezione del Collegio di Garanzia dello Sport presso il CONI. A livello politico, forte il legame con Dario Franceschini, tra i principali esponenti del Partito Democratico: dal 2014 al 2018, quando Franceschini è stato ministro per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo in tre governi diversi, ne è stato consigliere giuridico. Dal 2019 è capo di gabinetto del Ministero della Cultura, sempre guidato da Franceschini.
L’elezione di Casini, avvenuta con 11 voti, il minimo indispensabile, non è stata semplice. Decisivi gli appoggi di Claudio Lotito e Aurelio De Laurentiis. Questa elezione segna una netta divisione: da un lato, le grandi del nord, a partire dal Milan e dall’Inter il cui ad Marotta ha esplicitamente detto che non avrebbe votato per Casini. E dall’altro, soprattutto le squadre del centro-sud o le “medie” – tra le altre: Fiorentina, Atalanta, Verona, Empoli, Udinese e Sampdoria – che sono state invece determinanti per dare a via Rosellini un nuovo inquilino.