Marotta non si nasconde: “Pedaliamo verso il massimo, la seconda stella”


C’era anche Beppe Marotta al velodromo Vigorelli per la partenza della Milano-Sanremo. L’ad interista area sport ha parlato alla Gazzetta dello Sport prima di tutto di ciclismo: “I miei ricordi sono anche quelli presenti. Io sono nato a Varese, dove c’è stato un grande mecenate dello Sport che era Giovanni Borghi. Al di là di questo, il fatto che ci fosse la pista di ciclismo, che c’è la gara memorabile come la Tre Valli Varesine e il famoso trittico, quindi da bambino ero appassionato a questo sport a mio avviso bellissimo. Il ciclismo è sempre legato al grande personaggio, si dice che tira quando c’è il campione e in quel tempo c’erano i grandi campioni italiani come Motta, Gimondi e Adorni, persone che ho poi conosciuto nella vita quindi il ricordo è legato a questi grandi campioni”.

Con Marotta si è parlato anche di calcio: “In campionato si pedala verso? “L’ambizione nello sport non è un difetto ma una virtù, non possiamo nasconderci: vogliamo ottenere il massimo cioè la seconda stella”.

C’è grande attesa per Inter-Fiorentina e Nicola Berti a Tuttosport lo ribadisce: “Secondo me non esiste partita più decisiva, almeno per quanto riguarda i ragazzi di Inzaghi. Dopo la sosta i campioni d’Italia se la dovranno vedere contro la Juventus a Torino, per questo è fondamentale battere la viola. Per me è proprio obbligatorio vincere. Altrimenti dopo diventa dura per lo scudetto”.

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