L’Inter non vince perchè manca Marcelo Brozovic a dettare i tempi alla squadra. Quante volte lo abbiamo sentito dire? In realtà è una balla. I problemi dell’Inter sono altri e l’assenza del croato è solo un paravento.
“Il problema ormai prescinde dall’assenza di Epic, perché gli avversari hanno trovato un modo di asfissiare anche il croato, rendendo maledettamente complicata l’uscita palla – fa notare la Gazzetta dello Sport -. Anche l’arma Perisic viene ultimamente disinnescata da marcature quasi a uomo. Non avere alternative tattiche per sparigliare il mazzo sta diventando un limite pesante per un tecnico che era andato ben oltre le aspettative ma che resta senza esperienza di lotta scudetto.
Questo porta al problema dell’approccio alle gare. Portare i giocatori in campo con il sangue agli occhi è uno dei compiti dell’allenatore. Le rimonte dell’andata non riescono più, ora al massimo fruttano pareggi che sono mezze sconfitte, anche perché le rivali hanno preso a macinare punti. Con il venir meno dei risultati e a questo punto anche del gioco, la squadra poi sembra meno compatta.
Malgrado la reazione d’orgoglio nei secondi tempi, manca la famosa cazzimma. E anche contro la Viola in troppi sembravano andare per conto proprio. La squadra per la verità – lo dicono le mille statistiche di un match che però non possono raccontare sino in fondo certe situazioni di campo – non corre tanto meno di prima. Però corre male, si aiuta e si cerca con meno convinzione. Sono in aumento le braccia allargate per il passaggio sbagliato di un compagno invece che gli scatti in più per rimediare a una situazione sfavorevole. Senza dimenticare che quello che (ora con più fatica) viene creato non sempre è finalizzato al meglio. Mancano i gol sporchi e stupidi. Quelli che spesso fanno la differenza”.