Il progetto del nuovo stadio a San Siro si è arenato, fra lungaggini burocratiche, necessità di un confronto pubblico e incertezze dei due club che non sono disposti a spendere altri milioni in nuovi studi di fattibilità senza garanzie. Inter e Milan si sono dette disponibili al dibattito necessario per legge, ma per arrivare al dibattito è necessario presentare nuovi progetti, che per ora non sono stati disegnati.
Così scrive la Gazzetta dello Sport sul nuovo impianto milanese.
L’alternativa più probabile è quella dell’area di Sesto San Giovanni dove sorgevano le acciaierie Falck. Nei prossimi mesi la vicenda del nuovo stadio potrebbe subire una svolta che pareva impensabile prima della pandemia, quando i progetti furono presentati al Politecnico di Milano. E lo scenario era probabilmente impensabile anche nel dicembre scorso, quando Milan e Inter scelsero il progetto dato per vincente da mesi, la Cattedrale disegnata dallo studio Populous, che aveva avuto la meglio sugli Anelli pensati da Manica/Sportium.
Al nuovo stadio si sono opposti i comitati di quartiere, gli ambientalisti, alla fine anche il sindaco di Milano, Beppe Sala, che aveva sempre difeso il compromesso del vecchio stadio da mantenere almeno fino all’inaugurazione delle Olimpiadi invernali del 2026, si è dovuto arrendere all’evidenza e alle perplessità dei suoi partner nel governo della città. Ecco dunque tornare in circolazione l’idea di lasciare Milano.