Basta grandi squadre che si riempiono di giocatori e poi li costringono a una girandola di prestiti, largo ai giovani del vivaio. Questo è stato il pensiero della FIFA, che ha attuato un’idea già nell’aria dal 2019 e rimandata fino a quest’anno a causa della pandemia. Dalla prossima stagione, infatti, le squadra potranno avere fino a un massimo di 8 calciatori in prestito sia nella propria rosa sia spediti altrove, per poi scendere a 7 e 6 nelle due stagioni successive.
Le nuove norme prevedono sbarramenti sulla quantità e sull’estensione dei prestiti per i club professionistici. Inoltre, i trasferimenti in prestito potranno avere una durata minima di 6 mesi e una massima di un anno. Quindi addio ai prestiti pluriennali, così come si dovrà dire addio ai sub prestiti (ovvero giocatori presi in prestito dopo sei mesi in prestito da un’altra parte). Inoltre, ogni società non potrà farsi prestare dalla stessa squadra più di 3 giocatori. Tali norme, però, non coinvolgeranno i giocatori Under 21 o quelli cresciuti nel vivaio del club, anche se di età superiore ai 21 anni.
L’Inter, al momento, ha quasi una ventina di giocatori in prestito, ma gli unici che hanno chance di fare parte della squadra che verrà sono Pinamonti, Sensi, Vanheusden e Agoumé. Un discorso a parte lo merita Michele Di Gregorio, portiere classe 1997 in prestito al Monza, ma con un obbligo di riscatto a 4 milioni in favore dei brianzoli in caso di promozione in Serie A. In caso contrario, si parla di un suo ritorno ad Appiano Gentile come portiere di scorta alle spalle di Onana qualora Handanovic non dovesse rinnovare.