Zamorano: “Lautaro troppo criticato. E Sanchez ci faccia godere ancora…”


Ivan Zamorano, ex attaccante nerazzurro, ha rilasciato un’intervista a La Gazzetta dello Sport nel giorno di vigilia della sfida dello Stadium fra Juventus e Inter. Il cileno, di derby d’Italia molto accesi, ne ha giocati diversi: in primis quello del 1998. “Non c’è niente di più elettrizzante che giocare a Torino”.

Bam Bam parte dal vistoso calo dei nerazzurri negli ultimi due mesi: “Parola d’ordine tranquillità: non conosco una squadra che durante un anno non abbia un ‘basso’ calcistico, non scordiamoci che l’Inter fino al 2021 aveva toccato livelli stratosferici. Anzi, è un bene che questo calo sia avvenuto tra febbraio e marzo perché c’è ancora spazio e tempo per recuperare la vetta. Con una vittoria saremmo a -3 dal Milan, non male per prendere la rincorsa. I motivi della frenata? Non è il momento di drammatizzare o esagerare, la macchina può ripartire subito. Certo, sarebbe stato meglio mantenere una certa regolarità, ma lo scudetto è ancora un obiettivo alla portata. Anzi, ci credo proprio! Per questo, dico che non è il tempo dei rimpianti, anche se qualche partita in più andava vinta…”.

Zamorano ammette che chi perderà domani sarà fuori dai giochi per il titolo: “Va affrontata con responsabilità e intelligenza proprio perché è una gara da dentro o fuori. Ma con la Juve lo è sempre, a maggior ragione con questa classifica. Quando vesti il nerazzurro sai che la prima da vincere è quella con la Juve. Voi lo chiamate ‘derby d’Italia’, per me è un ‘Superclasico’. Questa vale di più proprio perché, vincendo, oltre a mettersi in scia del Milan, l’Inter taglierebbe fuori i più grandi rivali. Purtroppo, però, questa Juve non è quella fragile di inizio stagione…”.

Lautaro e i connazionali

L’ex attaccante nerazzurro, poi, si sofferma proprio sulla situazione attuale del reparto offensivo nerazzurro: “Dzeko è una certezza, ha grande esperienza e sa gestire questi momenti. Mi soffermo su Lautaro, per me troppo criticato. Tutti sappiamo ciò che il Toro può dare e si è visto soprattutto nel periodo in cui non ha segnato: in quelle partite la squadra non ha mai giocato in 10, come a volte capita quando una punta non è in buon momento. Lautaro, invece, ha sempre qualcosa da offrire oltre ai gol. Ha una solidarietà innata, l’impegno e la dedizione per l’Inter sono totali. Non so cosa succederà sul mercato, non so se ci sarà un eventuale arrivo di Dybala, ma vorrei che i gol scudetto arrivassero da lui. Che fosse Lautaro ad accompagnarci alla rimonta. Lui non ha ancora dato il 100% del potenziale”.

Spazio, poi, ai momenti vissuti dai connazionali di Zamorano nella rosa interista, ovvero Vidal e Sanchez: “Intanto, grazie a tutti e due e agli altri giocatori della nostra Generación Dorada che ci hanno dato due Coppe America consecutive. Ora sia Alexis che Vidal avranno il cuore spezzato per la mancata qualificazione del Cile al Mondiale, ma il calcio è meraviglioso perché ti dà sempre una rivincita. Loro possono prendersela con l’altra maglia del cuore, quella nerazzurra: quando la indossano, io mi sento orgoglioso. Su Vidal posso dire che deve continuare così: dare il suo contributo quando serve, da grandissimo quale è, indipendentemente dalla carta di identità. Sanchez “leone in gabbia”? L’ha detto dopo il gol in Supercoppa dove ci ha fatto godere come pazzi. Vorrei proprio che lo ridicesse ancora una volta: significherebbe che Alexis ha rimesso di nuovo il piedino contro la Juve…”.

(FONTE: LA GAZZETTA DELLO SPORT)

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