Daniele Adani sulla Gazzetta dello Sport ha fatto il punto su Paulo Dybala, l’uomo più atteso di Juventus-Inter. “Allegri è bravissimo a lavorare sull’aspetto psicologico e sul messaggio da mandare ai suoi giocatori. Dire “Dybala giocherà” dopo tutte le voci che ci sono state, nella partita successiva all’annuncio di fine matrimonio, è un modo per liberargli la testa dalla pressione e fargli sentire fiducia assoluta da parte di tutti”.
“Paulo è un giocatore straordinario, un talento a cui devi concedere la possibilità di sbagliare. Anzi, devi permettergli di poter sbagliare tante volte nella stessa partita, deve essere libero di cercare sempre la giocata più difficile. Immagino una prestazione diversa da tante altre già dal punto di vista dell’atteggiamento. Il linguaggio del corpo è fondamentale in alcune situazioni e contro l’Inter sarà sicuramente diverso nell’approccio, negli occhi, nella voglia di andare forte in pressione sugli avversari, di lottare su ogni palla, di sacrificarsi per gli altri. Quando Dybala abbina il sacrificio al suo talento, diventa un giocatore devastante”, ha concluso Adani.
Mario Sconcerti ha presentato Juventus-Inter sul Corriere della Sera, analizzando pregi e difetti delle due big del calcio italiano. “La Juve ha avuto il suo grande attaccante ma non ha ancora chi sappia costruirgli intorno un gioco di arte varia. L’Inter ha più stabilità ma è molto legata a un giocatore, Barella. Brozovic è più una grammatica che una differenza, senza il suo ordine, le sue regole, non si comincia nemmeno. Ma Barella è la diversità. Quando Barella ha energie, ha anche idee in proporzione e sono idee che gli altri non sanno pensare. Non è un fantasista puro, ma ha pura fantasia di gesti, è un’immagine di calcio snodabile che crea disordine negli altri perché imprevista. Ha tanti giocatori di qualità, ma non di differenza, hanno dentro partite anche migliori di Barella, ma non il suo disordine organizzato, il colpo un po’ sporco che diventa invenzione”.