L’attacco dell’Inter non è sterile, lo dicono i dati: la coppia Dzeko-Lautaro ha collezionato finora, in campionato, 26 gol (14 Lautaro e 12 Dzeko), a fronte, però, dei 36 dello scorso anno a parità di giornate (21 Lukaku e 15 Lautaro). Dunque, dati alla mano, se da una parte l’argentino sembra in linea con il numero dei gol -nonostante le numerose critiche- stanno mancando i gol della punta centrale. Lukaku e Dzeko, tuttavia il confronto non può reggere.
Non può reggere perché c’è il fattore età, perché uno è in fase calante, l’altro nella sua akme. Il problema, se si dovesse trovarlo, è nel mercato estivo 2021, quando la sostenibilità ha prevalso sulla continuità. Sì, siamo lì a lottare per lo Scudetto, con la Coppa Italia ancora accessibile, ma guardiamoci negli occhi e diciamoci la verità: con un attaccante diverso, saremmo forse più competitivi? Con i se non si va avanti e a Dzeko bisogna solo dire grazie, ma la necessità di una punta più giovane e con più gol è necessaria nella prossima stagione.
Perché i 12 gol di Dzeko non sono mai stati pesanti. Nelle partite in cui ha timbrato, l’Inter ha sempre vinto bene o quasi: 4-0 contro il Genoa, 6-1 contro il Bologna (doppietta) o il 5-0 contro la Salernitana. Solo in una manciata di partite le sue realizzazioni hanno fatto la differenza, ad esempio contro l’Atalanta (2-2), la Juventus all’andata (1-1) e il Venezia (2-1).
Nelle partite decisive contro Milan e Napoli, il bosniaco è rimasto all’asciutto. In questi match l’attaccante è letteralmente scomparso, aggiungendosi anche lo scarso feeling con Lautaro, la vera grande preoccupazione del nostro reparto offensivo. Se Dzeko dialogasse di più con l’argentino, a quanti gol quest’ultimo potrebbe arrivare? Perché se è vero il periodo no dell’argentino, questo è anche derivato da uno sterile dialogo con Dzeko.
Lascia un commento