Marco Tardelli, ex giocatore e allenatore dell’Inter, sulle colonne de La Stampa ha analizzato la volata scudetto, con una chiara favorita. “Tra Milan, Napoli e Inter chi si cucirà lo scudetto sulla maglia? Un’Inter non bella e ultimamente sofferente, un Milan confusionario con molte sbavature in fase conclusiva ci fanno pensare che il Napoli in questo momento possa essere la squadra con maggiori possibilità di vittoria. Gli azzurri si divertono, hanno un gioco corale e meno dispendioso. Una rosa che permette a Luciano Spalletti di adattarsi a qualsiasi modulo di gioco”.
“Grazie alla sua esperienza e capacità tattica è riuscito a sopperire ad assenze importanti. Un Napoli camaleontico che si adatta al volere del proprio allenatore. Un allenatore che certo non chiede la luna, ma solo attenzione e concentrazione. Uno Spalletti che è riuscito a gestire nella giusta misura il difficile dossier Insigne prima che diventasse un problema. Un capitano che si è comportato da grande professionista sia in campo che nelle dichiarazioni. Inoltre la sconfitta contro il Milan poteva sembrare un ostacolo insormontabile ed invece il Napoli ha saputo risorgere con tre vittorie. Ed io scommetto che il mago qualcosa escogiterà per portare il suo Napoli sul tetto del campionato”. Così ha concluso Tardelli.
“Il ritorno all’Inter di Romelu Lukaku da utopia è passato a suggestione”. A dirlo è il Corriere della Sera che analizza la situazione, partendo da un presupposto. Il belga potrebbe tornare solo in prestito, tagliandosi lo stipendio dagli attuali 12,5 milioni netti a stagione a non più di 8-9.
“Per sopportare un costo del genere l’Inter deve sfoltire la rosa, cedere (o liquidare) di sicuro Sanchez e Vidal, oltre a vari comprimari (Vecino, Sensi, Kolarov e una nutrita pattuglia di giocatori in scadenza o giovani inutilizzati). In più il ritorno di Lukaku si incrocia con il desiderio di acquistare a parametro zero Dybala. Il cartellino dell’argentino non costa, lo stipendio sì (almeno 7,5 milioni) e così il monte ingaggi del club nerazzurro rischierebbe di aumentare invece che diminuire”, si legge sul Corsera.
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