Bremer, contro il Milan un’altra prova super. Inter, non puoi fartelo scappare!

Gleison Bremer, ieri sera, potrebbe aver giocato in anticipo la sua prima partita da nerazzurro. Già, perché per l’Inter era vitale che il Milan non vincesse a Torino: lo 0-0 finale è stato particolarmente dolce per Simone Inzaghi, che ha avuto modo di riprendere in mano il proprio destino, dal momento che vincendo il recupero a Bologna la Beneamata sarebbe prima in classifica.

Una grossa fetta di merito è sicuramente da attribuire al difensore brasiliano, autore dell’ennesima prova maiuscola in questa stagione. Bremer ha aggiunto un’altra vittima illustre all’elenco degli attaccanti annullati in stagione: dopo Vlahovic all’andata e al ritorno (con le maglie di Fiorentina e Juventus) e gli stessi Dzeko e Lautaro contro l’Inter, ieri sera ha nettamente depotenziato Giroud, nonostante la stazza deponesse a favore del francese. Qualche duello perso di testa era naturale, ma Bremer lo ha anticipato spesso e volentieri, guidando la sua difesa e riportando tranquillità anche nei momenti più concitati, quelli dei corpo a corpo continui con gli attaccanti avversari. Il classe 1997 è letteralmente devastante nella lotta con le punte avversarie. Dove può ancora migliorare? Sicuramente in fase di costruzione, dove a volte risulta impreciso. Il materiale di base, però, è di quelli pregiati.

L’Inter ha già un accordo con Bremer, manca l’intesa sulle cifre e sulla formula con il Torino: non un dettaglio da poco. Tuttavia, la sola idea di aggiungere il brasiliano al reparto difensivo e schierare una linea titolare affiancandolo a Skriniar e Bastoni, fa sognare il popolo nerazzurro. La squadra di Inzaghi ha già la miglior difesa, ma per la prossima stagione potrebbe davvero mettere su un muro. Certo, serve velocizzare le operazioni: ogni partita che passa, il valore di Bremer cresce e si fa più concreto il rischio che qualcuno – dalla ricca Premier League – possa piombare con decisione sul giocatore. L’Inter non può farselo scappare. Formerebbe una linea difensiva fortissima e dalla carta d’identità fresca: il brasiliano ha 25 anni, Skriniar 27, Bastoni 22. Non esistono controindicazioni.

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