Il recupero di Bologna-Inter è confermato per mercoledì 27 febbraio alle ore 18,00. Il Collegio di Garanzia Coni ha respinto il ricorso presentato dal club nerazzurro, che chiedeva la vittoria per 3-0 a tavolino per mancata presentazione in campo degli emiliani.
Oggi il Collegio di Garanzia del Coni si pronuncerà in via definitiva su Bologna-Inter, partita rinviata lo scorso 6 gennaio per i casi Covid fra gli emiliani. Il club nerazzurro, finora, ha fatto doppio ricorso: contro il Giudice Sportivo prima e contro la Corte d’Appello Figc poi, dal momento che entrambe avevano stabilito che la partita si dovesse giocare. L’Inter, invece, punta alla vittoria a tavolino, anche se le probabilità rimangono molto scarse. Come riporta La Gazzetta dello Sport, sono due le motivazioni del club rappresentato – come di consueto – dall’avvocato Capellini.
“L’avvocato Angelo Capellini, che mercoledì (oggi, ndr) sarà collegato da remoto con il Collegio di Garanzia, basa la propria tesi intanto sul fatto che il Bologna al tempo non ha fatto nè il pre annuncio di reclamo nè il reclamo stesso. Se c’è una causa di forza maggiore che ti impedisce di giocare, dovresti andare dal Giudice a invocarla. Atto che il Bologna – a differenza di tutti i club trovatisi nella stessa situazione, anche nella stagione scorsa – non ha mai depositato. Vero anche che ormai lo stesso provvedimento dell’Asl viene considerato alla stregua di un reclamo. Il tema nuovo che dà forza al ricorso nerazzurro è legato alla lista delle persone entrate in contatto con i giocatori positivi in quei giorni. Al tempo, la Asl di Bologna ha chiesto alla società la lista dei contatti stretti e l’elenco inviato invece è stato quello che si manda normalmente in Lega Serie A con tutti i tesserati, comprensivo anche di giocatori che in quel momento si trovavano in Coppa d’Africa e uno sarebbe stato addirittura in Uruguay. E visto che il provvedimento della Asl si è basato su questa lista, secondo gli avvocati nerazzurri ci sarebbe qualche crepa“.
Visti i precedenti, però, è altamente improbabile che il ricorso venga accolto. “L’ipotesi più probabile resta la bocciatura del ricorso, anche perché ci sarebbe un rischio politico. Se infatti a fine maggio l’Inter vincesse lo scudetto con un punto di vantaggio e il 3-0 a tavolino risultasse dunque decisivo, le polemiche sarebbero infinite. Quello del Collegio di Garanzia del Coni è però un tribunale più strutturato rispetto a quelli dei primi due gradi. E l’Inter confida che possa valutare in modo più approfondito tutti gli elementi. A breve sapremo. L’asterisco scudetto ha comunque i giorni contati”. Se il ricorso dovesse essere respinto, la partita verrebbe disputata il 27 aprile.