Pioli: “Il risultato del derby di Coppa Italia non influirà sulla corsa scudetto”

Stefano Pioli ha parlato alla vigilia del derby di Coppa Italia contro l’Inter. “Vedo una squadra concentrata e motivata: siamo entrati nella fase decisiva. Non penso che la partita di domani possa influire sulla corsa per lo scudetto. Domani faremo il massimo per andare in finale, ma sono percorsi diversi rispetti al campionato. Lì siamo convinti di poter vincere tutte le partite”

“Dovremo essere bravi a leggere la partita. L’Inter in campo aperto può essere pericolosa, proveremo a gestire il pallone. Il nostro atteggiamento e il nostro modo di giocare contro l’Inter è sempre stato piuttosto simile. L’Inter è difficile da affrontare, ha posizioni che ci costringeranno a correre tanto. Noi abbiamo la nostra strategia, servirà qualità con e senza palla tra i piedi”, ha aggiunto Pioli in conferenza stampa.

Perché in Coppa Italia c’è ancora la regola dei gol in trasferta? L’Inter propose di abolirla, ma…

Domani sera l’Inter sfiderà il Milan nella semifinale di ritorno in Coppa Italia. Una partita che si preannuncia estremamente equilibrata visto lo 0-0 dell’andata, ma che vede la squadra di Inzaghi partire con un leggero svantaggio rispetto a quella di Pioli. Perché? La causa è da rintracciare nella regola dei gol in trasferta che, nonostante sia stata abolita da quest’anno dalla Uefa nelle coppe europee e negli altri campionati principali, in Italia è ancora valida per la coppa nazionale. Per questo motivo, i nerazzurri dovranno obbligatoriamente battere i rossoneri per approdare alla finale di Coppa Italia (in programma l’11 maggio a Roma): il pareggio con gol condannerebbe l’Inter, esattamente come accaduto nella semifinale di Champions del 2003 proprio contro il Milan.

Lascia un commento

Dalla stessa categoria

Iscriviti al canale YouTube

Lascia un like a Iotifointer.it

Classifica

Partite

Seguici sui social

News Inter

1 min di lettura

Sandro Sabatini su calciomercato.com stronca Milan – Juve, terminata 0-0.“Fischi a San Siro. È finita così, con la colonna sonora più meritata al cospetto di uno “spettacolo” di rara bruttezza. Due squadre chiuse nel guscio della tattica esasperata, che tradotta nel linguaggio dei tifosi va chiamata per ciò che è davvero: paura di perdere. (…) […]