Storia, marketing, bilancio, sponsor: perché l’Inter di Inzaghi adesso sogna il Tripletino


Supercoppa già vinta lo scorso 12 gennaio contro la Juventus; secondo posto in campionato con la possibilità di essere padroni del proprio destino in virtù del -2 dal Milan con una partita da recuperare; altra finale contro i bianconeri in programma l’11 maggio a Roma, stavolta in Coppa Italia. Champions a parte – competizione nella quale i nerazzurri hanno comunque raggiunto gli ottavi dopo dieci anni – l’Inter di Inzaghi è ancora in corsa su tutti i fronti. E allora in Viale della Liberazione si sogna il Tripletino, ovvero il tris di trofei domestici: un’impresa che, nella storia della Beneamata, è riuscita soltanto nel 2005-06, anno dello Scudetto a tavolino post-Calciopoli, in aggiunta a Coppa Italia (vittoria in finale contro la Roma) e Supercoppa (trionfo a Torino contro la Juventus). Sono tante le motivazioni che renderebbero straordinario questo traguardo, anche dal punto di vista economico, come fa notare La Gazzetta dello Sport.

“L’accoppiata Scudetto-Coppa Italia porterebbe nelle casse dell’Inter complessivamente circa 40 milioni di euro, escludendo dal discorso gli incassi, tenendo dentro i premi della Lega, la ripartizione dei diritti televisivi, la partecipazione a quel punto scontata alla prossima Supercoppa. Ma non è questo il calcolo corretto da eseguire. Piuttosto, è giusto considerare la differenza tra quanto l’Inter aveva considerato nelle sue previsioni di bilancio, ovviamente numeri che si stabiliscono non considerando mai come base la vittoria finale”. In Viale della Liberazione, infatti, hanno ipotizzato un -100 per il 2021-22: la somma si ridurrebbe di almeno 15 milioni, attestandosi dunque a -85 milioni“.

Oltre ai calcoli, però, c’è l’obiettivo sportivo che si traduce nella possibilità di riscrivere la storia nerazzurra, oltre a garantire un forte impatto a livello di marketing e visibilità. “La seconda stella sarebbe uno Scudetto diverso, storico, da celebrare in maniera ancor più particolare. E porterebbe in dote un plus in termini di iniziative di marketing, magari anche una linea d’abbigliamento dedicata. Il capitolo sponsor, poi, è tutto da esplorare. Ma le ricadute, anche all’estero, sarebbero inevitabili. Come pure il discorso legato alla Champions che verrà: con lo Scudetto, la prima fascia al sorteggio sarebbe garantita“.

(FONTE: LA GAZZETTA DELLO SPORT)

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