Radja Nainggolan, oggi all’Anversa, in un’intervista a Fanpage.it ritorna sulla sua esperienza di oltre 15 anni nel nostro campionato, compresa l’avventura all’Inter.
“A Roma c’è stata la luce più splendente della mia carriera. È lì che ho sentito le emozioni più forti. A livello umano è stato pesante andar via perché ero molto affezionato alla piazza. Nella vita vanno fatte delle scelte, anche se col senno di poi penso sia stata la scelta sbagliata perché avevo costruito un gran rapporto con Roma. All’Inter è iniziata bene ma finita male, ma non sono uno che racconta ca**ate, e se in quel momento mi andava di dire qualcosa l’ho detto perché intendevo farlo”.
In nerazzurro sei passato da Spalletti, con il quale a Roma avevi avuto un rendimento da centrocampista top europeo, a Conte, con il quale non è andata bene.
“Con Conte non ho avuto alcun problema. Ho lavorato cercando di ricavarmi il mio spazio e lui ha fatto altre scelte, che rispetto. È facile dire ‘Non gioco, l’allenatore non è bravo’. Per me Conte è un allenatore importante, e non per niente ha riportato lo Scudetto a Milano. Io poi ho fatto una scelta tornando a Cagliari, dove mi sono sempre sentito a casa. E dopo il mio ritorno alla fine del girone d’andata eravamo terzi, anche se poi non abbiamo retto”.
Cosa pensi del tuo connazionale Lukaku, che sta vivendo un periodo buio al Chelsea dopo essere stato grandissimo all’Inter?
“Io gliel’ho sempre detto. Per me all’Inter era l’attaccante più forte al mondo perché c’erano un sistema di gioco, un allenatore e una squadra fatti per lui. Il suo sogno era di sfondare al Chelsea, è la terza volta che ci va e ha fatto la stessa fine. Io penso che se fosse rimasto all’Inter poteva essere il miglior attaccante al mondo per 4-5 anni ancora. E glielo dico ancora perché è quello che penso”.
Chi vince lo Scudetto in Italia?
“Penso quella che ha la pressione di farlo, ossia l’Inter. È la squadra più completa e con la rosa più lunga”.
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