Il clima creato fra Inter e Milan, nelle ultime settimane, è diventato rovente. Dai social alla stampa, fino alle interviste dei diretti protagonisti, si avverte forte tensione: colpa della posta in palio molto alta, visto che le milanesi si giocano uno Scudetto testa a testa dopo tanti anni, ma anche di alcune uscite fuori luogo da parte dei tesserati rossoneri. L’ultima è quella di Pioli che, nel prepartita di Lazio-Milan, ha indirettamente chiesto vantaggi arbitrali da qui alla fine. Ma perché l’Inter non risponde ufficialmente? La Gazzetta dello Sport racconta la strategia nerazzurra.
“Il silenzio fa rumore. Non cancella il fastidio, ma dribbla la trappola. Solo che a volte proprio non si può fare a meno di puntualizzare, altrimenti si corre il rischio di far passare come verità assolute i concetti altrui. Ecco, così ragiona l’Inter. Il tema è quello delle polemiche arbitrali, a più riprese richiamato dal Milan, nello specifico da Maldini prima e Pioli poi. Il derby Scudetto si gioca anche in terreni diversi da quelli naturali, va oltre il prato verde. Valgono i microfoni e i taccuini. Valgono le risposte date e quelle evitate, in termini di arbitri e non solo”. In questo senso, alcune puntualizzazioni offerte da Simone Inzaghi nell’ultimo periodo denotano un suo “differente approccio comunicativo”.
Tuttavia, i nerazzurri – per ora – hanno deciso di non rispondere in maniera ufficiale alle questioni sollevate dai rivali cittadini. “L’Inter ha scelto una linea completamente differente rispetto al Milan. Marotta ama il basso profilo, raramente scende in campo pubblicamente dopo un torto arbitrale, un po’ per evitare alibi alla squadra, un po’ perché in fondo lo riterrebbe controproducente. Meglio il silenzio, appunto. O quando proprio non se ne può fare a meno, va benissimo l’Inzaghi style“.
(FONTE: LA GAZZETTA DELLO SPORT)
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