La Gazzetta dello Sport in edicola oggi fa il punto della situazione in merito a Paulo Dybala, oggetto del desiderio dell’Inter ma non solo. “La scelta di Erik ten Hag come prossimo allenatore riporta il Manchester United nel panorama “dybaliano”, Il tecnico olandese è da tempo un grande estimatore della Joya, il cui nome sarebbe stato inserito nei primi piani per il futuro della nuova guida tecnica dei Red Devils”.
“Ci sarebbe stato un primo contatto con gli intermediari, lo United avrebbe riaperto il dossier Dybala chiuso con qualche malumore nell’estate del 2019, quando fu proprio l’argentino a rifiutare il trasferimento, all’interno di uno scambio con Lukaku finalizzato dai club. Acqua passata, situazioni diverse, allora contò la volontà di legarsi alla Juventus, possibilità che oggi non esiste, per scelta societaria. I contatti con l’Inter comunque sono ricorrenti e si attende come prossima mossa una prima offerta del club nerazzurro. Dybala vuol essere al centro del progetto tecnico, cosa che l’a.d. nerazzurro Marotta può garantirgli, ma che forse anche Ten Hag potrebbe ritagliargli”.
Marco Materazzi ha ripercorso la sua carriera, ospite della Link Campus University, durante un incontro dal titolo “Inside the Mind of a Winner”. “Tutti mi parlano sempre dei miei successi, ma bisogna capire quel che è avvenuto prima. Io ero proprio come i ragazzi presenti oggi davanti a me. Volevo imparare, migliorare, ma a 23 anni giocavo ancora nelle serie minori e spesso venivo considerato un raccomandato perché ero figlio di un allenatore. All’Inter sono arrivato dopo molti passaggi intermedi. Di fatto, ho cominciato a vincere a quasi 34 anni e da lì non mi sono più fermato, arrivando a 17 trofei. La finale dei mondiali del 2006 è stata un po’ una sintesi della mia vita sportiva, fatta di alti e bassi. Ho provocato il rigore per la Francia, ma poi ho pareggiato e infine ho segnato uno dei rigori decisivi”, ha concluso Materazzi.