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Mercato, Suning ha chiesto un altro attivo monstre. E quei paletti di Oaktree…

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Se la Juventus a gennaio ha sborsato 75 milioni per assicurarsi Vlahovic e il Milan è in procinto di passare ad una proprietà araba, con conseguente futuro di investimenti, l’Inter purtroppo deve ancora barcamenarsi con la linea di Suning. Il gruppo cinese, infatti, dopo la scorsa estate di ricche cessioni e di ricavato solo in modesta misura reinvestito sul mercato per i sostituti, ha intenzione di non fare sconti neppure nella prossima sessione. A Marotta e Ausilio, dunque, sarà chiesto un altro autentico miracolo per salvaguardare – almeno in parte – la competitività sportiva.

Secondo La Gazzetta dello Sport, “la chiusura degli investimenti della madre patria resta, comunque, lo scenario di fondo. A Pechino gli effetti del Covid mordono ancora ed è impossibile programmare con certezza una nuova fase espansiva di Suning. Se il colosso cinese ha comunque immesso in totale nelle casse nerazzurre una montagna di denaro, 522 milioni, è pur sempre servito il prestito di Oaktree da 275 milioni per assicurarsi un domani sereno. Su queste basi, anche il prossimo calciomercato dovrà chiudere ancora in corposo utile: la cifra è modulabile anche in base agli introiti di questa stagione, ma potrebbe avvicinarsi alle tre cifre“.

A proposito del finanziamento di Oaktree risalente allo scorso maggio, Tuttosport svela che il fondo californiano avrebbe imposto anche dei paletti a Suning sulla gestione economico-finanziaria dell’Inter. Indicazioni “finalizzate a non sforare un rapporto prestabilito tra ingaggi e ricavi“. Nello specifico, il club nerazzurro non può andare oltre il 70%. “Non a caso, secondo dati dello scorso febbraio, il rapporto dell’Inter sarebbe vicino proprio al 70%. Questo approccio rientra nello schema “loan-to-own” (presta per diventare proprietario), una delle specialità dei fondi come Oaktree che concedono finanziamenti a società in difficoltà con la prospettiva di poter acquisire il controllo al termine del periodo fissato per il rimborso, in questo caso maggio 2024. Per questo diventa determinante delineare un percorso di risanamento”.

(FONTI: LA GAZZETTA DELLO SPORT, TUTTOSPORT)

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Published by
Simone De Stefanis