Tuttosport in edicola oggi spaventa l’Inter, accostando il nome di Milan Skriniar alla Juventus. “Se un accordo con l’Inter sulla carta potrebbe essere difficile ma non impossibile, soprattutto in caso di mancato rinnovo di contratto del giocatore (quello in essere scade nel 2023), di sicuro non sarebbe a buon prezzo. Un po’ perché i nerazzurri non vorrebbero privarsi del difensore e un po’ perché l’ex Sampdoria non perde occasione per sottolineare come si trovi bene a Milano e all’Inter. Senza contare i ricchi corteggiatori della Premier League”.
“Il ds Federico Cherubini, a maggior ragione dopo la spesa invernale da 70 milioni più bonus per Dusan Vlahovic, non potrà comprare tutti pezzi costosi. Probabilmente dovrà scegliere se destinare alla difesa o al centrocampo (di cui parliamo a fianco) l’investimento principale dell’estate. Al netto di una offerta irrinunciabile per De Ligt (occhio al Chelsea, a caccia di un erede di Rudiger): a quel punto i rinforzi milionari potrebbero essere anche due”, si legge in merito a Skriniar.
Le parole di Materazzi
Marco Materazzi ha ripercorso la sua carriera, ospite della Link Campus University, durante un incontro dal titolo “Inside the Mind of a Winner”. “Tutti mi parlano sempre dei miei successi, ma bisogna capire quel che è avvenuto prima. Io ero proprio come i ragazzi presenti oggi davanti a me. Volevo imparare, migliorare, ma a 23 anni giocavo ancora nelle serie minori e spesso venivo considerato un raccomandato perché ero figlio di un allenatore. All’Inter sono arrivato dopo molti passaggi intermedi. Di fatto, ho cominciato a vincere a quasi 34 anni e da lì non mi sono più fermato, arrivando a 17 trofei. La finale dei mondiali del 2006 è stata un po’ una sintesi della mia vita sportiva, fatta di alti e bassi. Ho provocato il rigore per la Francia, ma poi ho pareggiato e infine ho segnato uno dei rigori decisivi”, ha concluso Materazzi.
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