Lautaro non è Lukaku: è convinto di restare all’Inter. L’eventuale addio sarà una scelta societaria

Sta attraversando il miglior momento della sua stagione, uno dei più brillanti da quando è all’Inter. Oggi Lautaro Martinez è leader tecnico e pure carismatico della squadra nerazzurra. In una situazione normale, il Toro dovrebbe essere il pilastro dal quale ripartire in vista della prossima annata. Con l’attuale proprietà dell’Inter, però, nulla può essere escluso. Di certo, però, non sarà il Toro a chiedere la cessione, visto che a Milano sta benissimo.

“Ma quante volte l’ha ripetuta, la frase “sono felice qua”? Lautaro non è Lukaku, s’è capito. Lautaro non si presenterà nella sede del club, a un certo punto dell’estate, con i programmi societari già avviati, a chiedere la cessione dopo essersi messo in testa il Chelsea – scrive La Gazzetta dello Sport -. Lautaro in viale della Liberazione è andato – con la compagna e la figlia – per firmare il rinnovo fino al 2026. Lautaro vuole Milano, non ha percorsi paralleli che sta battendo. Si sente centrale nel club e centrato a livello di vita. Al punto che nel cuore della città ha persino scelto di vivere: ha abbandonato ormai qualche mese fa l’abitazione di City Life per vivere immerso nelle vie più famose della moda italiana. Di Milano, non solo dell’Inter, ama tutto“.

Dipende dalla società

Tuttavia, non si può escludere del tutto la cessione. Se nello scorso agosto fu Lukaku a chiedere di andare via, c’è un altro precedente dello scorso maggio: quello di Hakimi. Anche il marocchino a Milano stava benissimo, ma fu sacrificato per via della crisi di liquidità di Viale della Liberazione ma, soprattutto, di Nanchino. “Tutto questo significa che ogni discorso legato al mercato di Lautaro va cancellato? Certo che no. Perché non tutto dipende dal Toro e per certi versi neppure dall’Inter, ma banalmente dall’eventuale offerta che arriverà per il calciatore“.

Di certo, Marotta e Ausilio proveranno a battere strade alternative per non sacrificare l’argentino. Il club “sta provando a trovare vie alternative di ricavi, facendo fruttare il buon rendimento di alcuni giocatori in prestito, Pinamonti su tutti”. Perché il rendimento del numero dieci non sta sfuggendo a nessuno. “L’Inter si immagina con Lautaro. Anche perché senza, oggi, sarebbe durissima. Ha raggiunto un livello tale di maturità che ad Appiano non è sfuggita a nessuno: nei comportamenti, negli atteggiamenti, nelle reazioni ai momenti delicati. E anche nel peso specifico dentro lo spogliatoio, per certi versi inusuale per un ragazzo di 24 anni”.

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