La Serie A si prepara a chiudere i battenti, quando mancano due giornate alla conclusione del massimo campionato italiano. L’unica certezza è che a festeggiare sarà una squadra milanese, dunque il capoluogo lombardo si sta attrezzando per la festa Scudetto che andrà in scena nel corso di questo mese e, in particolare, all’eventualità che il titolo possa essere assegnato solo all’ultima giornata (22 maggio). Ipotesi possibile se il Milan non dovesse accumulare nuovo vantaggio nel corso del prossimo turno (in quel caso i rossoneri sarebbero campioni d’Italia con una giornata d’anticipo).
La Gazzetta dello Sport fa il punto. “I problemi sono relativi al giorno consacrato alla festa. E cioè: la Lega aveva intenzione di anticipare Sassuolo-Milan e Inter-Samp, ovvero le partite dell’ultima di campionato, a sabato 21 maggio (ore 15). In modo da poter permettere i festeggiamenti ufficiali – a prescindere dai vincitori – il giorno dopo a San Siro. Lo scoglio, insormontabile, è stato il concertone organizzato da Radio Italia in piazza Duomo a Milano proprio nella giornata di sabato. “Conflitto” evidente, così come evidenti sarebbero i problemi di ordine pubblico con una delle due tifoserie in centro a festeggiare e piazza Duomo, abituale palcoscenico per celebrare i trionfi sportivi, inaccessibile”.
“E allora dal Ministero dell’Interno è partita una comunicazione diretta alla Lega in cui si chiedeva di valutare la possibilità di calendarizzare gli impegni delle milanesi per la giornata di domenica 22. Risposta? Affermativa, con orario – non ancora ufficiale – di inzio partite alle 15. Una soluzione pensata per poter permettere i festeggiamenti a San Siro. In questo caso nel giorno stesso di partita. Ovviamente nessun problema se lo scudetto fosse nerazzurro, dal momento che giocherà in casa l’Inter. Ben diversa la logistica se a vincere il titolo fosse il Milan, impegnato a Reggio Emilia. In pratica l’idea sarebbe di far affluire i tifosi rossoneri una volta che il Meazza nerazzurro si è svuotato. Non il massimo, anche in questo caso, se restiamo nell’ambito dell’ordine pubblico. Ma comunque qualcosa di tecnicamente fattibile, facendo ovviamente le corse per cambiare volto allo stadio, trasformandolo da nerazzurro in rossonero in tutte le infrastrutture ibride.”.
(FONTE: LA GAZZETTA DELLO SPORT)