Per Christian Vieri, intervistato dalla Gazzetta dello Sport, il campionato non è ancora finito: “Ora tutti giocano per vincere. Il calcio “all’italiana” di una volta non esiste quasi più e il campo fa nomi e cognomi, smaschera chi ha un gioco ancora stantio. L’Empoli dopo mezzora è 2-0 a San Siro: poi perde perché c’è troppa differenza, poteva prendere dieci gol, ma giocando a calcio ha fatto paura all’Inter. Il Verona va avanti con il Milan, lo costringe a rimettere a posto la partita”, dice Bobo alla Gazzetta dello Sport.
“Non ci sono percentuali. L’Atalanta in Italia può vincere contro chiunque, in casa e soprattutto fuori. Il Cagliari si sta giocano la salvezza e l’avete visto a Salerno? Erano indemoniati. Il Milan ha indirizzato il verdetto, la classifica dice che è favorito, ma nelle prossime due giornate può succedere ancora di tutto. Se ci saranno sorprese, non meravigliatevi”.
“Mi aspettavo un Milan così? Sì, perché sono lì da quasi due anni e se dopo 36 partite sei primo vuol dire che lo meriti. A inizio campionato vincono i nomi, alla fine vince il gruppo più forte. Vincono quelli che non mollano, che hanno più fame. A San Siro la pressione c’è tutte le domeniche: se vuoi giocare nel Milan, come nell’Inter, ti tocca. Se non la vuoi, giochi in un’altra squadra. Questo è il calcio, altrimenti vincerebbe sempre la favorita e per me l’Inter lo era. Ma le partite devi giocarle, non è scontato vincere a Bologna: l’”errore” è stato quello, e non solo quello di Radu. Se fai un errore a tre mesi dalla fine lo recuperi: alla fine è più dura, arrivi impiccato, con la pressione addosso”.
Chiosa di Vieri su Dybala: “Non so, ma non potrebbe essere il sostituto di Lautaro. Lui e Lautaro insieme? Nel 3-5-2 Dybala dovrebbe stare davanti, da seconda punta, e invece a lui piace andare in giro. Ma ci penserà Inzaghi, semmai”.
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