Doveri ha concesso due rigori all’Inter nella finale di Coppa Italia vinta 4-2 contro la Juventus. Il primo è stato concesso per il doppio fallo di De Ligt (ginocchiata) e Bonucci (trattenuta) su Lautaro Martinez. La decisione, però, non è piaciuta a Massimo Mauro, che nel suo editoriale per la Repubblica si è lamentato del Var: “Se non scopre la simulazione di Lautaro sul rigore del 2-2, allora che ci sta a fare? Una delle più belle cose che poteva fare il Var è scoprire i furbi, ma non ne è stato capace. Non voglio che questo infici la vittoria dell’Inter, per carità: le squadre non hanno giocato bene dal punto di vista tecnico, anche perché tendenzialmente quando si incontrano si annullano. Ma dal punto di vista della quantità, della voglia di vincere a tutti i costi, la gara è stata godibile.
Mauro, poi, ha spiegato: “Ormai purtroppo è il Var che decide i risultati: gli interisti diranno diranno che è rigore netto, gli juventini diranno che è inesistente, gli analisti onesti non potranno non dire che è simulazione. Se ho ragione, il Var è la morte futura del calcio: il povero arbitro Valeri è andato al video convinto di confermare quello che aveva visto sul rigore di Lautaro, e non se l’è sentita di cambiare la sua decisione del campo. Se non ci fosse il Var direi ‘va bene così’, ma in questo caso”.
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