Stefano Agresti sulla Gazzetta dello Sport fa il punto sul duello scudetto tra Milan e Inter a 90′ dal termine.
“Sembra tutto scontato, quasi banale: come si può immaginare che il Sassuolo, in lotta per una posizione che va dalla nona e all’undicesima, tolga lo scudetto al Milan? In realtà di scontato, quasi banale, non c’è alcunché. I rossoneri corrono verso la partita di Reggio Emilia da chiari favoriti, ovviamente, tanto più che sarebbe loro sufficiente un punto per conquistare lo scudetto. Se pareggiassero, l’Inter battendo la Sampdoria potrebbe solo affiancarli in testa e a quel punto prevarrebbe la squadra di Pioli per gli scontri diretti. La storia e quanto accaduto in questo campionato, però, danno ai nerazzurri qualche speranza. La storia insegna che ci sono stati scudetti persi all’ultima giornata quando nessuno se lo aspettava, quando già si pensava ai festeggiamenti. Ciascuna grande squadra ha almeno un capitolo del proprio passato che vorrebbe dimenticare e che è invece entrato nella memoria del calcio, quasi nella leggenda: la fatal Verona del Milan, la pioggia di Perugia per la Juve, il 5 maggio dell’Inter. Eventi che sono diventati icone, citazioni, modi di dire, e il cui solo ricordo spinge i tifosi a gesti scaramantici. Niente, insomma, è scontato e banale. Nemmeno la vittoria del Milan a Reggio Emilia contro il Sassuolo, una squadra con giocatori e gioco; una squadra forte, insomma. Per di più questo campionato ha insegnato come nessuno ormai regali nulla”.
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